Il primo giorno dell’iPhone negli Stati Uniti è passato tra mille problemi. Gizmodo lo definisce un “totale disastro”, ma tra le parti non corre buon sangue (proprio a causa dell’iPhone 4 del famigerato prototipo perduto in un bar) e dunque il giudizio va edulcorato. Rimane comunque una giornata di estrema difficoltà per operatori ed acquirenti, in parte dovuta all’ammassamento del primo giorno ed in parte ad evidenti lacune nel sistema organizzativo Apple al cospetto di un prevedibile boom (improvviso e temporaneo) di acquisti.
I problemi sono stati sperimentati su tutti e tre i canali accessibili per prenotare o acquistare l’iPhone 4. Problemi online, anzitutto, dove i server hanno faticato ad evadere le richieste riconsegnando errori e lunghi tempi di attesa. Problemi anche nei punti vendita Apple, ove i server hanno confermato il sovraccarico ed i prodotti sono stati evasi con lentezza e mezzi di fortuna. Problemi anche sulla nuova applicazione “Apple Store” per iPhone, la quale esordisce quindi nel giorno meno propizio.
Ma il guaio peggiore potrebbe essere avvenuto sul sito AT&T. Il carrier, già nel mirino per la fuga di dati personali avvenuta nei giorni scorsi, sarebbe responsabile di un ulteriore problema che Gizmodo denuncia ed AT&T nega (il gruppo promette comunque ulteriori indagini ed afferma come nessun dato relativo a chiamate o carte di credito sia mai fuoriuscito dai server). Le prove e le testimonianze raccolte, però, sembrano portare la ragione dalla parte dell’accusa.
Secondo quanto dimostrato da Gizmodo, infatti, il semplice login sul sito AT&T per l’acquisto di un iPhone 4 avrebbe messo per molte ore sotto gli occhi degli utenti i dati di utenti terzi del tutto inconsapevoli dell’accaduto. Secondo alcuni insider il problema sarebbe esteso e si sarebbe verificato a causa di un problematico aggiornamento sui server avvenuto nei giorni scorsi (ipoteticamente, ma l’ipotesi non è dimostrabile, in correlazione al precedente problema di sicurezza a cui il gruppo ha già posto una pezza nei giorni passati).
Oltre il danno, quindi, la beffa: negozi bloccati, Apple Store fermi e dati personali resi pubblici a causa di un problema di sicurezza. L’iPhone 4 promette grandi cose, ma non nasce sotto una buona stella.