«Milioni di utenti usano ogni giorno file PDF per accedere a file testuali […]. Per permettere ciò, esistono numerosi plugin che consentono agli utenti di aprire i file PDF all’interno del proprio browser». Ma a Google tutto ciò non basta. L’intenzione portata avanti è quella di avere un processo più integrato, approfondito, tale da favorire accessibilità e sicurezza per chi legge i propri .pdf da Google chrome.
Spiega Webnews: «L’intento di Google è quello di avere il rendering dei PDF in maniera indistinguibile da quanto avviene con l’HTML. L’utente potrà selezionare e cercare il testo, fare lo zoom e tutte quelle altre operazioni a cui è abituato per le normali pagine Web». Google, inoltre, manterrebbe i contenuti all’interno di una sandbox, il che permette di isolare il sistema da eventuali problemi di sicurezza che i file PDF hanno più volte evidenziato negli ultimi mesi.
I buoni rapporti tra Google e Adobe sono ulteriormente migliorati a partire dal giorno in cui Adobe ha tagliato i ponti con Apple. Ora le parti si trovano a collaborare per portare avanti questa nuova integrazione che Google spiega di voler realizzare grazie ad API di nuova generazione attualmente in via di sviluppo.
Marc Pawliger, Engineering Director Google autore del post che annuncia la novità, spiega che gli utenti non dovranno preoccuparsi di nulla: l’aggiornamento arriverà su Chrome in automatico non appena sarà pronto. Sebbene in questa fase iniziale non tutte le caratteristiche dei PDF saranno contemplate, Google spiega che agli utenti sarà comunque lasciata la possibilità di aprire i propri file con Adobe Reader per poter godere appieno dei contenuti integrati nei file senza limitazioni e senza perdere alcunché a causa del mancato supporto su Chrome.
Il reader integrato è oggi parte del “dev channel” ed è stato quindi portato sulla versione 6.0.437.1 di Chromium assieme ad una nuova “Extention Sync” che permette di sincronizzare le estensioni installate o rimosse sui vari browser in uso su varie postazioni. Queste ultime novità arriveranno pertanto presumibilmente all’utenza di massa con la distribuzione della release ufficiale di Chrome 6.