Intel alza bandiera bianca e chiede quantomeno una tregua per negoziare la fine delle ostilità. La Federal Trade Commission, da parte sua, accetta la temporanea sospensione al fine di giungere ad un costruttivo incontro tra le parti. Le vicenda entra così una breve parentesi extra-processuale finalizzata a trovare un accordo che dovrebbe però avere luogo entro breve, pena il decadimento della pax temporanea ed il salto immediato alle prossime udienze previste per il mese diSettembre.
Al centro della questione v’è la causa con cui l’antitrust statunitense contesta ad Intel pratiche anti-concorrenziali nei ai danni tanto della Advanced Micro Devices, quanto di Nvidia. Le parti, però, al momento non commentano: i termini dell’accordo non sarebbero ancora noti e, benchè sia ovviamente ben accolta una possibile transazione extra-processuale, le parti non si sbilanciano ancora in attesa di prendere visione della documentazione contenente la proposta.
Intel ha dovuto scontare la multa-record della Commissione Europea prima (1.45 miliardi di dollari) ed una transazione onerosa con AMD per porre fine a tutte le pendenze poi (1.25 miliardi di dollari). La causa è rimasta però pendente nei confronti dell’antitrust, la cui denuncia firmata dalla FTC è stata formalizzata lo scorso Dicembre: «La Federal Trade Commission oggi cita in giudizio Intel Corp., primo produttore al mondo di chip per computer, contestando il fatto che la società ha illegalmente utilizzato un decennio di posizione dominante sul mercato per soffocare la concorrenza e rafforzare il proprio monopolio. Nella denuncia, la FTC sostiene che Intel abbia condotto una sistematica campagna volta ad ostacolare microchip concorrenti, tagliando il loro accesso al mercato».
La finestra delle trattative terminerà il 22 Luglio, dopodichè la tregua dovrà considerarsi conclusa e, in caso di mancato accordo, il processo proseguirà verso sicura condanna. Intel, dopo aver più volte negato gli addebiti, sembra ora sulla difensiva, alla ricerca di una soluzione di comodo che possa chiudere rapidamente ogni pendenza ulteriore con l’antitrust limitando i danni.