Flickr si rinnova, e lo fa con la mania del momento sul Web: la geolocalizzazione. È questa la novità messa in campo da Yahoo, proprietaria dal 2005 della piattaforma di condivisione delle foto, per rilanciare il sito che ha inaugurato come pochi altri l’era dello sharing, ma poi ha ceduto il passo ai social network per traffico di visitatori.
D’altronde le statistiche sono chiare: Facebook ha superato Flickr nella pubblicazione di album di immagini, e lo stesso Picasa della famiglia Google è cresciuto molto rapidamente. Nonostante questo, Flickr continua ad avere 85 milioni di utenti affezionati, che vivono la piattaforma con l’entusiasmo di chi ama molto la fotografia. Così, Yahoo ha pensato di mettere di nuovo Flickr sotto i riflettori con una significativa implementazione della pagina, ridisegnandola completamente e aggiungendo delle features.
Il risultato è una pagina più ampia, che si avvantaggia della scelta di non aver mai voluto comprimere le immagini degli utenti: la disposizione delle immagini è riveduta, con foto più grandi del 35% e una lightbox separata apre la singola foto su uno sfondo nero. Il tutto si carica più velocemente, si sfogliano le immagini come in un album di famiglia.
Ma la novità principale sta appunto nella geolocalizzazione. Che, nel caso di Flickr, è piuttosto un geo-tag. Quando un utente inserisce i dati della foto, dove e quando è stata scattata, per esempio in automatico tramite cellulare, viene creata una mappa sulla parte destra della pagina che visualizza il punto esatto dove la foto è stata scattata, con quale macchina e persino quale lente è stata usata.
Matthew Rothenberg, a capo della piattaforma, afferma che:
Abbiamo sempre avuto i dati di localizzazione e li abbiamo sempre considerati importanti, ma soltanto ora stiamo provando a renderli preminenti.
Gli strumenti e la facilità di utilizzo sono davvero interessanti: con il mouse è possibile zoomare la piantina della città dove è stata scattata la foto ed entrare in una mappa più dettagliata. Se la foto è parte di un album, o di un set particolare, cliccando sull’anteprima in basso parte una animazione filmata delle altre immagini. Anche tutta la parte dei commenti e gli strumenti di condivisione sono stati riveduti.
Rothenberg tiene subito a precisare che non è intenzione di Flickr diventare una alternativa di Foursquare.
Più semplicemente vogliamo raccontare l’intera storia di una immagine ed eventualmente integrare Flickr ad altri servizi basati sulla geolocalizzazione.
Difficile dire se e quanto funzionerà. Al momento ci sono 130 milioni di immagini geo-taggate. E voi, l’avete già utilizzato? Secondo voi potrebbe essere un rilancio per Flickr?