No, Microsoft Kin non arriverà in Italia. Ormai è ufficiale: Microsoft ha deciso di porre fine al progetto Kin sulla scia degli scarsi risultati raccolti e quindi, prima ancora di poterne ipotizzare il prezzo previsto all’arrivo, il telefono è stato affossato. In Italia era prevista una distribuzione tramite accordo con Vodafone, ma il flop dell’esordio è stato mortifero ed i progetti sono tutti annullati sul nascere.
Uno scarno comunicato Microsoft conferma quindi quanto si andava ipotizzando poche ore prima: le vendite del telefono sono state molto basse e tali da motivare un immediato abbandono del progetto. «Abbiamo preso questa decisione per focalizzarci sul lancio di Windows Phone 7 e quindi non venderemo Kin in Europa questo autunno come pianificato. In più, stiamo integrando il team di Kin con quello di Windows Phone 7, incorporando le migliori idee e tecnologie di Kin nelle future release di Windows Phone. Continueremo a lavorare con Verizon negli Stati Uniti per vendere gli attuali telefoni Kin».
Il progetto aveva solleticato la fantasia per il modo peculiare con cui Kin si presentava agli utenti in qualità di “social-phone” in grado di esprimere il proprio potenziale soprattutto in relazione con i motori di ricerca. Fin da subito, però, un dettaglio aveva steso gravi ombre sul progetto: sebbene il costo dell’acquisto fosse minimo, il prezzo richiesto da Verizon per l’abbonamento biennale era del tutto improponibile in confronto ad iPhone o altri telefoni potenzialmente concorrenti. Questo aspetto si è rivelato alla fin fine tanto deleterio da portare alla soppressione di Kin dopo nemmeno due mesi di presenza sul mercato (si ipotizza in questo periodo una vendita complessiva di appena 500 unità, con stime confermate comunque attorno alle poche migliaia).
Nella giornata di ieri i primi indizi di fallimento: Verizon ha tagliato in modo considerevole il prezzo per l’acquisto del telefono. Trattasi però di una manovra scomposta poichè, a fronte di un taglio consistente (da 99 a 49 dollari per il Kin Two), rimane un costo del tutto illogico per un contratto biennale dal costo complessivo di oltre 2000 dollari.
Nello scomparire, Kin lascia dietro di se le tracce di una bella idea che ora andrà a confluire, soprattutto in relazione alle interazioni con i social network e ad i backup remoti, in Windows Phone 7. Se Kin non doveva essere il nome per il rilancio di Microsoft nel settore, il progetto ha comunque fallito nel catturare l’attenzione di una particolare nicchia di utenti: Redmond ha preferito quindi evitare di perdere tempo e risorse ulteriori, focalizzando tutto sul lancio autunnale che davvero segnerà l’esame definitivo per la svolta Microsoft nel mobile. Ogni responsabilità, ora, è solo ed esclusivamente sulle spalle di Windows Phone 7.