iPhone 4 perde il segnale se si impugna dal verso sbagliato. Si tratta di un dato di fatto che, nonostante per la grande maggioranza degli utenti non implichi forti limitazioni d’uso, ha portato Apple non solo sotto gli occhi critici della stampa, ma anche a conseguenze legali precise. Tra proteste e class action, Cupertino fa un passo avanti: iPhone 4 potrà essere restituito.
Gli insoddisfatti dal nuovo melafonino hanno tempo 30 giorni per procedere alla restituzione del dispositivo e alla cessazione del contratto. Si tratta di una possibilità già prevista per legge sul suolo statunitense, tuttavia solitamente è associata alla trattenuta del 10% del costo del dispositivo. Apple, invece, fornirà il servizio gratuitamente. Ma non è oro tutto quello che luccica: Cupertino non ha imposto costi, ma AT&T potrebbe non essere dello stesso avviso. E in Europa?
Nel vecchio continente sono davvero poche le nazioni che hanno già potuto testare iPhone 4 e, considerando l’assalto di ieri a Parigi, al momento gli utenti non sembrano molto preoccupati dalla ricezione scadente. In realtà, la gran parte delle segnalazioni arriva proprio da clienti statunitensi su rete AT&T, quindi la disfunzione potrebbe essere causata non solo dalla scomoda posizione dell’antenna del melafonino, ma anche da una rete 3G di un operatore notoriamente congestionato.
Detto questo, è molto probabile che Apple decida di cautelarsi anche in Europa fornendo la possibilità di recesso gratuito. A entrare in gioco, però, vi sarebbero i vari operatori locali che, presumibilmente, non vedranno di buon grado l’interruzione di contratti biennali. Dobbiamo prepararci, perciò, alla guerra dei carrier contro Apple?