Chi si era abituato ad ascoltare le conferenze Nokia in lingua inglese e con il simpatico accento nordico di Olli-Pekka Kallasvuo vedrà probabilmente presto qualche cambiamento. Secondo fonti vicine a Nokia, ed in assenza comunque di qualsivoglia conferma da parte dell’azienda, il gruppo sarebbe infatti alla ricerca di un nuovo amministratore delegato.
Si tratta di una mossa forte e, per molti versi, di una ammissione di difficoltà. Olli-Pekka Kallasvuo ha infatti dimostrato di saper spremere a fondo la leadership del gruppo, ottenendo grandi risultati ove Nokia eccelle ormai da anni. Al tempo tempo stesso, però, il CEO non ha saputo cogliere il salto in avanti degli smartphone e Nokia si è così persa sulla scia dell’iPhone senza trovare le adeguate misure per controbattere alle sfide lanciate dal nuovo concorrente.
Quando l’iPhone giunse sul mercato, Nokia accolse con fair-play l’entrata e benedisse la concorrenza. Quando l’iPhone introdusse il touchscreen con sempre maggior forza, Nokia spiegò di credere ancora con forza nel tastierino. Quando i dati di bilancio hanno iniziato a dimostrare che i margini Nokia erano in forte calo, si iniziò però a pensare che il credo di Olli-Pekka Kallasvuo non era forse quello corretto. Il gruppo si è così trovato impegnato in esperimenti coraggiosi ma privi di efficacia, per poi arenarsi in una mancanza di idee che ha portato da Symbian a MeeGo, senza comunque mai riuscire a proporre qualcosa che potesse far breccia negli spazi lasciati liberi dal duetto iPhone/Android.
Olli-Pekka Kallasvuo è ora giocoforza sul banco degli imputati. Nokia avrebbe già iniziato la ricerca ed un noto esponente della Silicon Valley avrebbe già declinato l’invito a causa della necessità di spostarsi in Europa. Secondo alcune fonti il gruppo sarebbe comunque intenzionato a trovare una nuova guida al gruppo entro breve, probabilmente entro fine mese. Si chiuderebbe così un percorso che dura fin dal 2006 e Nokia spera probabilmente di iniziarne uno nuovo nel quale il gruppo sappia far valere le proprie ragioni anche nel redditizio mercato dei cellulari di nuova generazione.
Il passato è una garanzia morente, mentre il futuro è al momento fuori dalla portata del gruppo. Il nuovo CEO, se e quando ci sarà, dovrà portare in dote una forte dose di ambizione.