Zainetti a celle solari, penne USB con scanner incorporato, lavagne multimediali. L’anno scolastico 2010/2011 è senza dubbio il primo in cui le aule italiane vedranno l’ingresso della tecnologia di massa e del Web negli strumenti a disposizione per la didattica.
A farla da padrone sono gli eBook reader. All’avanguardia nell’operazione in Italia un liceo di Bergamo, il Lussana, dove 17 studenti avranno a disposizione un iPad ciascuno in sostituzione dei libri di testo.
Il tablet verrà utilizzato in tutte le attività didattiche: sostituirà libri e quaderni, e servirà anche per i compiti a casa e le verifiche. In questo caso, verranno disattivate tutte le funzioni WiFi per evitare di sbirciare nella Rete o nei tablet dei compagni.
L’esperimento, finanziato dall’Ufficio Scolastico Regionale, si concluderà con un convegno dove si farà un bilancio dell’esperienza.
C’è poi l’esempio delle elementari e medie di Borgaro, alle porte di Torino, che entro il 2013 doterà tutti i 900 studenti di un netbook da 12 pollici.
Lo stesso strumento, un netbook, è al centro di un’operazione interscolastica promossa dall’Istituto tecnico Majorana di Brindisi: Book in progress.
In questo caso, l’idea è quella di risparmiare sull’acquisto dei libri, basandosi su piattaforme di collaborazione tra scuole, docenti e alunni.
I docenti producono da sé i libri di testo adatti ai ragazzi, che sono condivisi sulla piattaforma. In questo modo, un libro a colori stampato autonomamente viene a costare intorno ai 3 euro, contro i 35-40 euro di quelli tradizionali.
L’idea, semplice e davvero stimolante, è quella di passare alla condivisione tramite device: le copie digitali verranno consegnate a ogni scuola aderente. Ogni studente avrà un netbook collegato alla piattaforma.
Le famiglie dovranno solo pensare all’acquisto del netbook (che sarà pagato anche a rate, con prezzi scontati, ma lo studente potrà portare anche il suo), e sarà l’unica spesa che dovranno affrontare. Perché i libri di testo cartacei non ci saranno più.
Se pensiamo allle straordinarie applicazioni che già oggi possono aiutare gli insegnanti e l’apprendimento degli studenti, è facile immaginare come molto presto daremo nuovi nomi ai metodi sempre validi per imparare.
La lavagna ci sarà ancora, ma sarà touchscreen. I libri saranno eBook, le lezioni saranno multimediali, gli appunti saranno file di nota. Anche il diario sarà un software.
Forse l’unica a restare sempre uguale sarà la tentazione di bigiare.