Ce ne accorgeremo nei prossimi giorni ed è appena stato presentato nella sede della compagnia a San Francisco. Twitter ha una nuova veste Web. Attenzione però, non si tratta di un restyling: dietro c’è la voglia di essere più grandi.
L’idea è quella di trasformare il sito nel luogo multimediale che accentra le nostre abitudini e tutti i formati. Per farlo ha rielaborato l’interfaccia pensandola a due colonne, esattamente come già fa l’applicazione per iPad. Poi ha cercato e ottenuto la collaborazione di sedici aziende, tra cui giganti come YouTube, Vimeo, Flickr.
Tutte le applicazioni e le features di Twitter che andavano per la maggiore (come ad esempio TweetDeck) sono da considerare come parti integranti del nuovo sito. Tanto che qualcuno l’ha già definito “un Twitter che assomiglia un po’ di più a Facebook”.
In realtà, una nuove veste dei contenuti non può comportare una definizione del genere. Certo, mettendo nella colonna di sinistra il flusso dei tweet, a destra i contenuti multimediali e nella parte in alto i campi per le ricerche, tutto sembra più simile a un social network, piuttosto che al microblogging ideale per gli smartphone.
Anche la visualizzazione dei mini profili, il maggiore spazio per le informazioni biografiche, la maggiore velocità e la ricchezza di contenuti, fanno pensare ad un social network più classicamente inteso.
L’obiettivo dichiarato dell’azienda, come spiega l’amministratore delegato Evan Williams, è quello di concentrare i suoi milioni di utenti verso un unico punto, per aumentare il valore pubblicitario e non contare solo sugli accordi di cessione.
Twitter.com è già di gran lunga il sistema più utilizzato per accedere al servizio di microblogging, con il 78% di utenti unici.
Twitter vuole diventare un brand in ogni senso e un modo per informarsi, cioè un luogo dove trovare tutto senza dover uscire e cliccare altri indirizzi.
Tutti questi cambiamenti saranno visibili gradualmente nelle prossime settimane, e ogni utente potrà disabilitare o meno la nuova versione per farne l’abitudine.
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