«Il nuovo propellente per i nostri ricavi? Certamente arriverà dalla banda larga». Con queste parole Giuliano Berretta, Presidente Eutelsat, spiega come il settore punti ancora su un vecchio cavallo di battaglia che, in tempi di magra per la banda larga, potrebbe rivelarsi trainante per il settore.
Secondo Beretta, lo spazio è una dimensione che deve ancora esprimere tutto il proprio potenziale. Nel mondo della banda larga gli esperimenti si ripetono da tempo, ma ostacoli di varia natura ne hanno rallentata l’adozione: costi eccessivi (soprattutto) e tempi di latenza tali da imporre rallentamenti fisiologici nel segnale hanno impedito allo strumento satellitare di fare la voce grossa nella concorrenza alle reti terrestri, ma Eutelsat confida ancora in un ritorno di fiamma con cui tentare di cambiare le sorti del comparto. Beretta non sembra farsi illusioni: la soluzione satellitare è una extrema ratio, ma in particolari zone prive di copertura o di alternative alla rete via cavo potrebbe essere un’opzione appetibile e, in futuro, sempre più praticabile.
Entro dicembre lanceremo, primi al mondo, un grande satellite dedicato all’internet veloce. A pieno regime servirà circa 700mila utenti per un fatturato annuo attorno a 100 milioni. L’obiettivo è raggiungere nuovi clienti, soprattutto nelle periferie delle città
La zampata Eutelsat verrà portata avanti con un’offerta da 10 Megabit al secondo (4 Mega in upload) al costo di 30 euro circa al mese. L’offerta prenderà il via quando sarà a regime il nuovo KA-SAT (un satellite dalla capacità complessiva di 70 Gigabit al secondo), ovvero approssimativamente entro la prossima primavera.