Facebook approderà in borsa, ma non in tempi brevi. Da tempo il gruppo respinge l’ipotesi spiegando che nel breve periodo non vi siano piani in merito, ed ora giungono nuove conferme: il passo sarà presumibilmente compiuto, ma non prima della seconda parte del 2012.
Parlando in occasione della conferenza TechCrunch Disrupt di San Francisco, il responsabile Peter Thiel (peraltro co-fondatore di PayPal) ha spiegato che Facebook oggi non può aver fretta perchè ancora non ha espresso appieno il proprio potenziale. L’idea è quella di proseguire sulla strada attuale perseguendo precisi obiettivi di bilancio per poter dimostrare al mercato la grandezza reale del network e la sua capacità di monetizzare tale successo in modo opportuno.
Probabilmente ci quoteremo prima o poi. La lezione di Google sembra essere quella per cui non si debba andare verso la quotazione troppo presto
Thiel spiega inoltre come il film su Facebook non sia necessariamente una cosa negativa per l’immagine del network, anzi: anche se i toni non saranno presumibilmente rosei (come da anticipazioni), il film potrebbe comunque attirare l’attenzione sul fenomeno Zuckerberg incoraggiando le nuove generazioni a seguirne le orme.
La quotazione in borsa sarà il momento della consacrazione finanziaria dell’azienda, ma soprattutto rappresenterà la chiusura del cerchio per investitori quali Digital Sky Technologies, Microsoft e vari venture capital che hanno creduto nel progetto quando ancora il database era forte di pochi milioni di utenti ed il business model era ancora del tutto nebuloso ed aggrappato a sistemi pubblicitari che la storia ha già bocciato.
Facebook andrà a Wall Street, insomma, ma soltanto quando tutte le condizioni saranno ottimali. Cioè non prima di un paio d’anni.