Potere della celebrità e del cinema. Il primo tentativo di social network fatto da Mark Zuckerberg, all’epoca studente di Harvard, sta tornando in auge. Ora quell’indirizzo che tutti avevano dimenticato è tornato ad avere un valore, ed è scattata un’asta.
Era la notte del 23 ottobre 2003 quando nella sua stanza un 19enne molto dotato e un po’ sociopatico costruiva FaceMash.com, il prototipo di Facebook. All’epoca quel dominio sfruttava altri siti dell’Università, Zuckerberg ci aveva messo le foto delle sue compagne, una accanto all’altra come in un “facebook” (l’annuale fotografico dei college), chiedendo ai visitatori di selezionare quale fosse la più attraente.
Nel giro di poche ore Facemash attirò 450 visitatori e generò 22.000 pagine viste. Qualche giorno più tardi l’Università lo fece chiudere, non senza feroci polemiche che fecero subito un gran parlare di questo ragazzo, con argomenti incredibilmente simili a quelli che ancora oggi tormentano Palo Alto.
Non che mancassero le ragioni: Zuckerberg aveva hackerato le aree protette della rete informatica di Harvard per copiare le immagini del dormitorio femminile.
Il resto è storia: Zuckerberg venne accusato dall’Università di violazione di sicurezza e della privacy, ma evitò l’espulsione realizzando uno strumento social per lo studio dell’Arte. Nel gennaio 2004 cominciò a scrivere il codice di un nuovo social: thefacebook.com, venuto alla luce il 4 febbraio 2004.
Dopo anni di oblio in cui il sito ha attratto circa 600 visitatori al mese, improvvisamente quel primo sito riceve più di 1000 visite al giorno. Una delle prime scene della pellicola di David Fincher immortala questo embrione di social network e molti spettatori, soprattutto i più giovani, devono essersi chiesti di quale sito si trattava e se fosse ancora online.
La risposta è facile da trovare. Il sito Internet è attualmente all’asta, che chiuderà tra 19 giorni. Il dominio parte da una cifra di 8.000 dollari, ma qui arriva la sorpresa: nessuno ha ancora fatto offerte. Sorpresi?
Il motivo è intuibile: qualsiasi attività commerciale costruita sul sito potrebbe attirare gli avvocati di Facebook. Pare infatti che Zuckerberg non ami molto tornare sul suo passato, e il film che in questi giorni impazza nelle sale americane basta e avanza.
Il venditore spiega che il sito è attualmente in leasing per 100 dollari al mese da una start up interessata a farne un social network. Si parla anche di un’offerta di partecipazione al capitale.
Ci sarà qualcuno interessato a comprarselo? Dopotutto, si tratta pur sempre di un pezzo di storia di Internet, il dominio di un sito Web la cui evoluzione è stato il social network più grande del mondo.
E voi, ve lo comprereste? E per farne che cosa?
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