Facebook è ancora una volta al centro delle polemiche per le dubbie pratiche di tutela della privacy che il network porta avanti. In questo caso ad essere sotto l’occhio del ciclone è una feature relativa all’App per iPhone che sincronizza automaticamente nella rubrica del melafonino tutte le informazioni relative ai contatti (nomi, email, numeri di telefono) che si hanno sul social network.
Una funzione anche comoda, se non fosse per il fatto che nel momento in cui l’utente va ad utilizzare tale strumento vengono caricati su Facebook tutti i numeri telefonici presenti nella rubrica del device. Un problema di sicuro rilievo che potrebbe mettere in difficoltà persone del tutto ignare di avere i propri dati personali portati artificiosamente sul social network.
Un redattore della BBC ha provato ad indagare sulla questione e si è accorto che il suo numero di telefono risultava essere presente nella pagina Facebook di un blogger con il quale non aveva né stretto amicizia sulla rete sociale, né possedeva il numero sulla propria rubrica. Probabilmente nel momento in cui tale blogger ha scelto di condividere i propri dettagli con gli altri, anche il numero di telefono del redattore è apparso facendo quindi esplodere il caso. Facebook, contattata per fornire spiegazioni in merito, si è giustificata affermando come potrebbe trattarsi di un semplice problema tecnico che può essere facilmente risolto, ma appare chiaro che vi sia molta confusione sulle informazioni personali che possono essere condivise su Facebook e che gli utenti possono condividere a discapito degli altri.
Per Facebook tale funzione sarebbe solo un qualcosa che agisce come una sorta di backup dei propri contatti: ai piani alti della società hanno smentito tutte le accuse, specificando sia come l’utente possa decidere di non sfruttare tale funzione, sia come le informazioni dei contatti che vengono condivise sulla rete sociale possano essere in realtà visualizzate solo da chi decide di accettarla. «Solo tu puoi vedere la tua rubrica telefonica su Facebook e nessun altro», ha affermato un portavoce. Però si legge anche nel disclaimer della funzione «assicurati che i tuoi amici siano d’accordo con qualsiasi uso che fai delle loro informazioni»: delegare i controlli agli utenti è una manleva non accettabile e per questo motivo Facebook dovrà pertanto correre presto ai ripari correggendo il modo in cui i dati provenienti dagli iPhone (ed altri device similari) vengono gestiti sul social network.