Una delle caratteristiche che Apple ha messo in evidenza durante la presentazione dell’iPhone 4 è stato il materiale impiegato per il telaio.
Si tratta di vetro alluminosilicato che, secondo Steve Jobs, possiede una durezza maggiore dello zaffiro e quindi mette al riparo lo smartphone da cadute accidentali. Ma la verità è diversa…
Il primo problema portato alla ribalta da molti utenti della Mela riguarda l’utilizzo di custodie “a scorrimento” (in inglese slide-on). La presenza di piccole particelle di materiale abrasivo possono graffiare il telaio e, in alcuni casi, provocare la lesione e la rottura del pannello posteriore dell’iPhone 4.
Quindi, dopo l’antennagate (risolto parzialmente con i bumper in gomma), adesso è la volta del glassgate, un problema ben più grave che, secondo alcuni, era già noto ad Apple. La prova è la mancanza di custodie distribuite proprio dall’azienda di Cupertino. Sullo store online e nei negozi erano acquistabili solo prodotti di terze parti.
La conferma della delicatezza dell’iPhone 4 arriva anche da SquareTrade, un’associazione indipendente per la tutela dei clienti nel mondo dei dispositivi elettronici, che ha effettuato un confronto con il precedente modello 3GS. Considerando i primi 4 mesi dalla data di lancio dei due prodotti, l’iPhone 4 ha una percentuale di danni segnalati dagli utenti pari al 4,7%, mentre per l’iPhone 3GS si era registrato un valore di 2,8%.
Sul totale di guasti segnalati per l’iPhone 4, l’82% riguarda il telaio in vetro, mentre per l’iPhone 3GS questo valore scende al 76%. Si insinua il dubbio che l’ultimo status symbol della Mela sia nato da un progetto sbagliato. Oltre alla possibile perdita di immagine, Apple potrebbe anche rischiare una class action negli USA.