Il 61% dei cittadini americani pensa che il loro presidente debba disporre degli strumenti necessari a fronteggiare in qualsiasi modo eventuali attacchi informatici finalizzati a destabilizzare il paese o le sue infrastrutture più importanti, come apparati militari, istituzioni governative, rete elettrica e sistemi finanziari. Questo il risultato di un sondaggio condotto da Unisys su un campione di 1.000 intervistati, ai quali è stato chiesto se vorrebbero un Internet Kill Switch (tradotto letteralmente “interruttore per spegnere Internet”) nelle mani di Barack Obama e dei suoi collaboratori.
Di certo negli Stati Uniti la popolazione sembra essere sempre più attenta ai rischi derivanti dall’attività dei cyber criminali, tanto da arrivare a chiedere, con toni forse volutamente provocatori, che in caso di necessità intere porzioni del pianeta siano lasciate senza possibilità di connettersi al Web. Secondo Patricia Titus, vicepresidente Unisys, alla luce dei dati raccolti gli organi predisposti alla sicurezza nazionale si vedranno costretti a rispondere alle evolute esigenze del paese, studiando al più presto nuove ed efficaci soluzioni finalizzate a potenziare gli strumenti di difesa contro gli attacchi informatici.
Quali siano le competenze tecniche delle persone a cui è stata rivolta la domanda, comunque, non è dato a sapere. Un simile strumento, degno della trama di un film fantascientifico o post-apocalittico, potrebbe in realtà causare più danni di quanti non riesca a risolverne o scongiurarne. In un’epoca in cui l’economia di tutto il mondo basa le sue dinamiche sulla grande Rete, l’attivazione di un ipotetico Internet Kill Switch sarebbe in grado di mettere in ginocchio in breve tempo interi paesi e la loro popolazione, senza considerare i molteplici utilizzi non propriamente etici che qualcuno potrebbe essere tentato di farne.