C’è chi lo considera inutile perché privo di tastiera fisica, c’è chi lo rincorre con risultati molto meno incoraggianti di quanto sperato: iPad è ufficialmente il re dei tablet. A rivelarlo sono le ricerche di Strategy Analytics che, analizzando l’ultimo quarto fiscale, ha scoperto come la tavoletta di Cupertino abbia raggiunto il 95% del mercato tablet.
Con 4,9 milioni di iPad venduti nell’ultimo quarto, iPad ogni trimestre cresce al ritmo di 3,5 milioni di dispositivi diffusi. Il restante 5% è diviso tra Android e Windows, con Galaxy Tab di Samsung, sebbene sia di recentissima uscita, ben al di sotto degli obiettivi di successo.
Un sistema operativo conosciuto e di successo, un advertising sapiente, un design curato e un’interfaccia totalmente user friendly fanno di iPad il dispositivo portatile più ambito, tanto da sbaragliare senza alcuna fatica la concorrenza. La famosa guerra dei tablet, che si prospettava avvenisse proprio a ridosso con l’autunno, non sembra nemmeno essere iniziata. I competitor paiono non aver le carte in regola per poter solo lontanamente aspirare ai successi di Apple. È la stessa Strategy Analytics a ribadirlo:
Apple ha immediatamente sfruttato il proprio marchio, la presenza estesa del retail e il design user friendly per sviluppare il segmento dei tablet in un business globale multimiliardario.
Poco prima del suo lancio ufficiale nei primi mesi del 2010, l’industria si è dimostrata scettica rispetto ai tablet. L’intuizione di Cupertino, nonostante qualche sparuto esperimento passato dei competitor, si è rivelata vincente e ha ribaltato ogni funesta previsione degli esperti di settore. Steve Jobs stesso, primo sostenitore convinto di iPad, aveva così introdotto l’innovativo device:
Teniamo una tigre per la coda, questo modello di computer è stato provato da decine di milioni di persone su iPhone. Un computer che si presta a diversi aspetti della vita, sia personali che aziendali.
Nonostante la diffidenza diffusa, ancora una volta l’iCeo ha dimostrato di aver ragione. E ai competitor, tutti inizialmente scettici, non resta che accontentarsi del secondo posto.