Il tablet XO-3 da 75 dollari destinato ai Paesi in via di sviluppo è stato rinviato di 45 giorni e non vedrà pertanto la luce fino a febbraio 2011. Il device facente parte del progetto One Laptop Per Child (OLPC) di Nicholas Negroponte avrebbe dovuto concretizzarsi entro la fine del 2010, ma a quanto pare la fondazione no profit sta cercando di migliorarne le caratteristiche tecniche prima di rilasciare definitivamente il nuovo concept.
Più nello specifico, Negroponte ha spiegato che si sta cercando un materiale infrangibile con cui realizzare la superficie dello schermo touch. Inizialmente era stato scelto un materiale in plastica ma poi è stato fatto un passo indietro e adesso la società sta provando diversi tipi di vetro: ancora non è stata trovata la soluzione definitiva, il che prolunga i tempi di rilascio del dispositivo.
Anche la forma del prossimo XO-3, realizzato in collaborazione della Marvell, non è ancora quella definitiva e Negroponte ha finora rilasciato pochissime informazioni sull’hardware del quale sarà dotato il tablet. Si è parlato infatti in passato solo di un processore da 1 GHz e Android quale sistema operativo adottato.
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Il progetto OLPC nasce in linea prettamente teorica per dare la possibilità di educare i bambini più poveri grazie all’ausilio di un portatile a basso costo, indicato in tal caso nella cifra di 75 dollari. Il prototipo definitivo del XO-3 dovrebbe essere presentato al CES 2011, evento dedicato alla tecnologia che si svolgerà a gennaio a Las Vegas, ma nulla è ancora stato confermato.