Comunque la si voglia vedere, è una vittoria in tutto e per tutto: Facebook ha definitivamente imposto la propria legge a MySpace giungendo ad un accordo che mette i due social network sulla stessa sponda, ma con il network di Zuckerberg in posizione di comando. Il che è per certi versi significativo se si pensa che Facebook è nelle mani di un ragazzo mentre MySpace è la creatura voluta da un veterano come Rupert Murdoch.
“Mashup with Facebook“: la definizione di MySpace è corretta, ma nasconde quello che ad ogni effetto è un passo indietro. Quando la News Corp rilevò MySpace, infatti, era questo il social network dominante: il sito ospitava contenuti e video, molta musica e molto intrattenimento, ma mancava di un tessuto sociale vero ed autentico: ogni utente aveva il proprio spazio, ma le interazioni non erano tali da rendere realmente efficace la trama tra le singole unità. Poi arrivò Facebook: un terremoto vero, un fenomeno che ha spazzato via MySpace sottraendogli immediatamente l’articolo determinativo. Oggi IL social network è Facebook, mentre MySpace si candida ad esserne una sorta di succursale.
L’accordo firmato tra le parti porta su MySpace il login tramite Facebook: una volta loggato l’utente ha a disposizione i contenuti provenienti dai canali creati da MySpace ed identificati a colpi di “mi piace”. Così facendo MySpace ottiene da Facebook quella minima risorsa vitale per sopravvivere, ricavando sul social network rivale quel traffico e quella notorietà di cui abbisogna per avere ancora un motivo d’esistere. Un passo indietro necessario, insomma, e ad ogni effetto un ridimensionamento frutto della consapevolezza circa l’attuale realtà del mercato.
La mossa di MySpace (peraltro recentemente rivisto a fondo nella grafica e nell’organizzazione dei contenuti) è al tempo stesso rassegnata ed intelligente: fin dal “Sync with Facebook” la strada era ormai segnata. MySpace rinuncia alla propria battaglia impossibile contro il social network dominante e tenta di difendere la terza piazza nel settore, schiacciando in una morsa Twitter e creando un polo potente di contenuti e condivisioni.
Facebook da parte sua non può che festeggiare: porta sotto la propria ala protettrice il rivale di sempre, porta nei propri server nuovi dati sugli utenti, fagocita nuovo materiale ed ottiene nuovo importante materiale per profilare la community. Se prima MySpace era un (piccolo) rischio, ora è una (grossa) opportunità: l’accordo tra le parti crea una vera complementarità basata sui contenuti dell’uno ed il tessuto sociale dell’altro. Facebook è una volta di più IL social network (ed anche in questo settore si potrebbe iniziare ad ipotizzare la possibilità di una sorta di monopolio naturale che va ad imporsi), mentre MySpace accetta il proprio ruolo di destinazione finale, network verticale, community dedicata.
L’impero Facebook cresce con una nuova conquista pacifica che in futuro potrebbe rivelare ulteriori sorprese. Va ricordato infatti come MySpace abbia ad oggi un importante accordo con Google per la gestione dell’advertising, ma con il nuovo “Mashup” Facebook potrebbe aver gettato le basi per un futuro ribaltone sul quale tanto Zuckerberg quanto Microsoft potrebbero nutrire interesse particolare. Murdoch, anche su questo fronte, non attende altro che un po’ di concorrenza dalla quale strappare un accordo migliore rispetto al passato.