Novell cambia proprietà. Il gruppo ha ufficializzato le voci delle ultime ore e con un comunicato ufficiale ha dato il via ad un nuovo capitolo della propria storia. E sarà una cessione destinata a far parlare ancor molto di sé perchè nell’operazione rientra anche Microsoft e tutto quel che l’azienda di Redmond può significare in termini di brevetti e proprietà intellettuale.
Ad acquisire Novell sarà la Attachmate Corporation, la quale riconosce un controvalore pari a 6.10 dollari per azione per un totale di circa 2.2 miliardi di dollari. Ma non solo. Parte dell’accordo implica anche la cessione di talune proprietà intellettuali (non specificate) alla CPTN Holdings LLC, «un consorzio capitanato dalla Microsoft Corporation» per un costo pari a 450 milioni di dollari cash. In tutto a Novell è riconosciuto il 28% di bonus rispetto al valore del 2 marzo scorso, quando per la prima volta la Attachmate Corporation si fece avanti esplicitando le proprie ambizioni di scalata al gruppo. Il premio è pari invece al 9% rispetto al valore delle azioni Novell dopo la chiusura di venerdì 19 novembre.
Secondo quanto comunicato dal gruppo, il destino di Novell è uno spezzatino in due porzioni: da una parte Novell, dall’altra SUSE. I due brand andranno ad accompagnare Attachmate e NetIQ, due elementi già propri del gruppo acquirente.
Le operazioni dovrebbero concludersi ad inizio 2011, quando le autorità avranno verificato la regolarità dei passaggi di proprietà ed i gruppi coinvolti avranno approvato con apposita delibera l’accettazione dell’offerta.
Nella vicenda manca però ancora un tassello fondamentale per intuire il prossimo capitolo della storia: quali proprietà intellettuali ha fatto proprie Microsoft? Con Novell era infatti già in atto da tempo un accordo di non belligeranza (risalente al 2006) con cui Microsoft prometteva di non coinvolgere Novell in cause legali in cambio di una condivisione di licenze di mutuo vantaggio (in ambito virtualizzazione, web service e mutua compatibilità tra i formati). Ora Microsoft entra probabilmente in possesso delle proprietà intellettuali di suo interesse e ciò potrebbe significare possibili nuovi problemi per il mondo open source. Ma su questo aspetto, al momento, non v’è a disposizione alcuna informazione aggiuntiva.