Dopo ABC, NBC, CBS e Fox, anche Viacom decide di vietare l’accesso alla visione dei programmi presenti sul proprio sito Web tramite i dispositivi Google TV, più in particolare agli episodi completi delle serie televisive in streaming. Il conglomerato di media statunitensi, a cui fanno capo MTV, Comedy Central e BET, infligge così un duro colpo alle potenzialità della piattaforma di Mountain View.
La conferma è giunta ieri dai vertici societari, con un comunicato che non esclude però un possibile futuro accordo tra le parti: «Abbiamo bloccato l’accesso all’archivio Web dei nostri episodi in streaming da parte degli utenti Google TV, ma continuiamo a valutare la possibilità di ottimizzare il nostro sito per la piattaforma in questione».
Più avanti, dunque, potrebbe essere messa a disposizione una versione ad hoc del portale che, una volta riconosciuta una richiesta proveniente dal browser Chrome integrato negli apparecchi Google TV (al momento televisori Sony, lettori Blu-ray Internet TV o box Logitech Revue), consenta la visione dei programmi previo pagamento, oppure con appositi filtri territoriali.
Per BigG si tratta dunque dell’ennesima partnership mancata, che rischia così di frenare la diffusione di una tecnologia dalle potenzialità enormi, ma che dovrà vedersela con la sempre più agguerrita concorrenza, ad oggi rappresentata principalmente dalle alternative offerte dall’Apple TV di Cupertino e dal Boxee Box, quest’ultimo disponibile da pochi giorni anche in Italia. Una volta fatto tesoro degli errori del passato, i titolari di contenuti hanno immediatamente difeso i propri prodotti mettendo le piattaforme in competizione. Google ora dovrà strapparli alla concorrenza se vorrà davvero imporre la Google Tv come “ombelico” dell’intrattenimento casalingo in collaborazione con Sony e Logitech.