Il caso Google Street View ha fatto molto discutere in Germania (ove è peraltro originariamente scoppiato lo scandalo relativo al wardriving delle Google Car) e come da copione il dibattito pubblico ha creato una forte polarizzazione attorno alla questione privacy sollevata: nascondersi o non nascondersi dall’occhio indiscreto del servizio di Google? C’è chi ha scelto di sparire, e ne ha fatta richiesta al gruppo. C’è chi ha scelto di protestare, ed ha fatto un deliberato lancio di uova nei confronti delle case “nascoste”.
L’incredibile vicenda emerge dalle pagine del DW-World e succede ad Essen, nei pressi di Duisburg. Le case prese di mira dai vandali sarebbero proprio quelle che sono celate su Street View in seguito all’esplicita richiesta effettuata dai legittimi proprietari. In Germania, infatti, le polemiche sul servizio hanno portato la vicenda a divenire di pubblica conoscenza ed i singoli sono stati chiamati ad esprimersi circa la volontà o meno di vedere la propria abitazione ritratta su Street View.
Ed il lancio non è nemmeno casuale visto che l’atto è stato in qualche modo firmato e rivendicato: gli stessi proprietari assoggettati al lancio delle uova sulle proprie abitazioni, infatti, avrebbero anche ricevuto un chiaro “Google’s cool” tramite un messaggio direttamente nella propria casella di posta in giardino (una sorta di attacco informatico su carta, con uova in allegato). Google, da parte sua, non può che prendere immediatamente le distanze da un atto tanto deplorevole e ricorda il pieno rispetto delle leggi e della privacy dei cittadini ai quali è stata concessa la possibilità di mascherare dietro un’effetto “blur” i propri edifici (opzione raccolta da oltre 244 mila famiglie nelle 20 maggiori città tedesche, ossia i 2.89% del totale degli aventi diritto).