Babbo Natale, mi porti un iPad?

Secondo una ricerca, sempre più bambini desiderano un Apple iPad per le vacanze di Natale
Babbo Natale, mi porti un iPad?
Secondo una ricerca, sempre più bambini desiderano un Apple iPad per le vacanze di Natale

Il periodo natalizio si avvicina e con esso anche le liste dei regali che, quest’anno, potrebbero rivelare alcune curiose novità. Per esempio, i bambini che chiedono a Babbo Natale un iPad invece che una console di videogiochi. È quanto rivelato da una ricerca di Nielsen, secondo cui a Natale il regalo più desiderato è proprio il tablet di casa Apple, oppure un iPod touch.

Sempre più bambini, tra i 6 e i 12 anni, desidera un dispositivo Apple: non solo l’iPad è in testa alle preferenze, ma anche l’iPod touch ha superato console molto diffuse tra i più giovani, come la Nintendo DS e la PlayStation Portatile. E sebbene, tra le console, la PlayStation 3 sia la piattaforma più desiderata, dovrà comunque competere con i dispositivi mobile.

Ma non solo i bambini sono interessati alle nuove tecnologie: l’iPad è l’oggetto dei desideri di varie categorie, e complessivamente il 18% della popolazione oltre i 13 anni guarda con interesse alla tavoletta Apple, evidentemente diventata un “must”. Tecnologie emergenti come i lettori Blu-Ray e gli ebook reader crescono, ma non sono ancora ai primi posti della lista.

Analizzando i dati, sembra quasi che Apple sia entrata in competizione con i grandi colossi del gaming, pur non avendo creato l’iPad appositamente per il gioco. Un elemento che le grandi case, come Nintendo e Sony, dovranno considerare per poter attirare nuove utenze, soprattutto nella fascia d’età che più interessa, ovvero quella dei giovani.

Ci sarà, inoltre, un altro fattore da considerare: tenuto conto delle continue spese dei consumatori, non è possibile sapere quanto sarà positiva la stagione degli acquisti. La ricerca di Nielsen può essere considerata come una chiave indicativa dell’andamento della stagione invernale: bisognerà verificare, successivamente, se gli utenti saranno davvero in grado di affrontare gli acquisti, a fronte della crisi economica mondiale e della scarsa propensione agli acquisti che i venti di crisi tradizionalmente ispirano.

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