Questo è il titolo di una conferenza che si svolgerà il mese prossimo a Boston. Il titolo come vedete non è dei più rosei, ma davvero internet sta per morire?
In effetti molti dati sono allarmanti. Il traffico mondiale della grande rete cresce a dismisura, addirittura si parla di un 50% annuo.
Dati sconvolgenti che sono legati soprattutto alla crescente richiesta di filmati, musica, giochi online…
Insomma il multimediale sta gonfiando la rete e qualcuno sostiene che in un futuro non troppo remoto internet potrebbe collassare.
Hanno anche fatto i calcoli e si stima che il 2011 potrebbe essere l’anno del crash.
Addirittura alcune indagini mostrerebbero come il solo Youtube l’anno scorso avrebbe generato più traffico dell’intera rete nell’anno 2000.
Non c’è che dire, le cifre sono davvero alte.
Comunque non bisogna fasciarsi subito la testa. Se il consumo di banda è in vertiginoso aumento, è comunque in forte aumento anche il progresso tecnologico che gira attorno alla grande rete.
I server, i router e tutti gli apparati di networking non sono più quelli di 10 anni fa, si evolvono e sono sempre più veloci ed affidabili.
Anche la fibra ottica usata per le dorsali è sempre più performante.
Sono anche in cantiere inoltre progetti per realizzare nuove dorsali che dovrebbero permettere di aumentare la capacità di carico.
Quindi tranquillizziamoci, nel 2011 internet sarà ancora li al suo posto.
Ma comunque una riflessione va fatta.
La grande rete è fragile e va continuamente ampliata, potenziata e migliorata, pena un crash che paralizzerebbe il mondo intero.
Ma attenzione i punti deboli non sono nelle grandi autostrade, nelle dorsali quindi, ma nelle reti minori, quelle che servono casa nostra.
Li è più facile trovare colli di bottiglia, problemi… Insomma il controllo e la manutenzione deve essere globale, dalla più grande arteria, sino al più piccolo dei capillari.