Mac App Store impazza sui siti di mezzo mondo: l’entusiasmo è alle stelle e non mancano nemmeno le polemiche. Tra la facilità di cracking e le più svariate teorie sulla diffusione delle applicazioni, c’è anche chi ha deciso di dare uno sguardo più attento a questo fenomeno. Si tratta di CRN, che si chiede quali ripercussioni avrà il nuovo negozio di Apple sul mercato.
Il dato preminente è sicuramente a favore degli sviluppatori: con Mac App Store, OS X diventa un ambiente ampiamente appetibile per la creazione di software, dove le chance di successo si moltiplicano in modo esponenziale. Prima del negozio di Cupertino, i programmi per Mac di certo non mancavano, ma non potevano però contare sull’enorme diffusione garantita, ad esempio, dai sistemi concorrenti come Windows. Grazie a Mac App Store, il developing sarà più fiorente e veloce che mai: il tutto, per merito della fama. Lo dimostra egregiamente il successo di App Store, dove spesso a ottenere i maggiori introiti non sono le software house più blasonate bensì le più originali.
In effetti, il problema principale di uno sviluppatore non è solo quello di creare software interessante, bensì di farsi conoscere. Nell’era antecedente a Mac App Store, i developer dovevano affidarsi quasi esclusivamente al passaparola e, molto spesso, i più piccoli venivano fagocitati dal vasto labirinto del Web. Con il contenitore di Cupertino, tutte le software house avranno le stesse chance di essere trovate, e ovviamente gradite, dal pubblico. E gli utenti stessi, per diretta conseguenza, saranno beneficiari di questa nuova linfa vitale per OS X, trovando software sempre nuovi o di cui ignoravano l’esistenza.
Non è, però, tutto rose e fiori per Apple. Con tutta probabilità, i competitor potrebbero presto lanciare dei propri canali di distribuzione di software e, pare ovvio, il principale ostacolo potrebbe essere proprio Microsoft. Finché Apple rimarrà l’unico player sul mercato, non dovrebbe subire grosse pressioni né incorrere in insuccessi. Quando gli operatori del settore si moltiplicheranno, Cupertino si troverà a doversi rendere ancora più concorrenziale e vantaggiosa rispetto ai developer. Saranno proprio gli sviluppatori, infatti, a scegliere su quale delle tante piattaforme rendere disponibile il proprio software e Windows, grazie all’immensa diffusione, ha tutte le carte in regola per convincere le software house a passare dall’altra parte della barricata.
Si tratta, però, di ipotesi che non potranno essere confermate prima dell’eventuale discesa in campo della concorrenza. Al momento, tuttavia, un dato appare certo: a sole 24 ore dal lancio Mac App Store ha già provveduto a rinverdire il gaming su OS X. Che sia questa la volta buona per rendere il Mac un’alternativa appetibile ai gamer?
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