Il Notion Ink Adam è arrivato. Il primo tablet con schermo Pixel Qi è pronto a vedere la luce, introducendo così un nuovo elemento di rottura in un mercato che va omologandosi e che ad oggi sta combattendo le proprie sfide a colpi di software o mostrando i muscoli a livello hardware. Notion Ink ha scelto invece la via della differenziazione, presentando su un tablet il vantaggio più importante della tecnologia “rivale” degli e-reader: lo schermo.
Il filmato chiarisce anzitutto le potenzialità del device: un tablet sotto ogni punto di vista, ma sulla superficie del quale è disponibile uno schermo da 10.1 pollici WSVGA (1024×600) che incarna il vantaggio concorrenziale dell’Adam rispetto ai tablet tradizionali.
14mm di spessore, 269×191 mm di superficie; chip NVIDIA Tegra 250 dual core, 1GB di RAM, 8GB di memoria flash (con ulteriori varianti di prossima release) e supporto Micro-SD per l’estensione della memoria disponibile; fotocamera mobile da 3.2 megapixel con autofocus, HDMI, microfono e speaker; accelerometro, sensore per la luce ambientale, GPS e bussola, oltre ad ulteriori caratteristiche bonus “segrete”. La dotazione hardware è pertanto di tutto rispetto, ma è lo schermo a catturare tutte le attenzioni. Il gruppo garantisce infatti un corpo resistente a fare il paio con le funzionalità multitouch ed offre all’utente la scelta: da una parte lo schermo LCD, per immagini e colori di maggior impatto, e dall’altra l’opzione Pixel Qi in grado di consentire piena visione sotto la luce solare grazie ad una apposita tecnologia in grado di impedire fastidiosi riflessi.
La distribuzione del device sta per prendere il via negli Stati Uniti e nel Regno Unito con prezzi differenziati (da 300 a 500 dollari circa) in base all’opzione prescelta: con o senza 3G, con o senza schermo Pixel Qi. Il sistema operativo in uso è Android, in versione modificata per accogliere l’interfaccia specifica scelta dal gruppo per il proprio device.
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