Eric Schmidt è pronto ad abbandonare il proprio posto in qualità di amministratore delegato di Google. Con un post di commiato il CEO di Mountain View spiega le ragioni del passo indietro e formalizza una decisione intrapresa da poche settimane: il triumvirato Schmidt/Page/Brin si scioglie ed ognuno avrà un nuovo ruolo a cui far fronte. A partire dal 4 aprile prossimo, quando la nuova formazione diventerà operativa, inizierà una nuova era in casa Google ed Eric Schmidt avrà un ruolo di minor rilevanza rispetto a quanto rappresentato nell’ultimo decennio.
La decisione è stata presa, ha spiegato Schmidt, con una finalità precisa: semplificare la struttura del top management e rendere quanto più veloci possibili i processi decisionali. Il team ha evidentemente incrociato eccessive difficoltà negli ultimi tempi, evidenziatesi in ritmi di crescita troppo lenti rispetto a quanto auspicato, e di qui è maturata la decisione di snellire l’organizzazione e mettere in mano ad una persona sola il timone del gruppo. Questa persona sarà Larry Page: Schmidt benedice l’ascesa di Page dal ruolo di fondatore a quello di CEO del gruppo, considera ormai matura la sua figura e ne premia le qualità nello sposare la visione tecnica e quella manageriale. Brin, per contro, avrà in mano un ruolo maggiormente operativo e legato in modo particolare al lancio dei nuovi prodotti.
Con Schmidt si chiude una parentesi che ha reso Google la superpotenza che è oggi. Proveniente dalle esperienze in Novell e Sun Microsystem, Schmidt è entrato nel board Google a partire dal 2001 e a distanza di un decennio lascia un’azienda lanciatissima verso traguardi pressoché inimmaginabili quando il percorso ebbe inizio. La sua convocazione fu strategica: Page e Brin avevano in mano uno dei progetti più ambiziosi di sempre, ma la loro carica innovativa necessitava di una guida in grado di orientare gli sforzi, le idee e lo sviluppo nelle giuste direzioni. Il trio nacque così in una sinergia di grande valore, ove ognuno dei tasselli ricopriva un ruolo di perfetta complementarità che ha portato avanti il gruppo con estrema efficacia e coinvolgendo tutte le parti in ogni singolo processo decisionale. L’evoluzione odierna e la necessità di accelerare ulteriormente per tenere il passo con la concorrenza ha però costretto le parti a dimenticare il passato per dare il via ad un nuovo capitolo. Del resto, Schmidt lo dice chiaramente su Twitter, «la supervisione quotidiana di un adulto non serve più». I ragazzi son cresciuti.
Al tempo stesso, però, il CEO non lascerà il gruppo: il suo ruolo diviene semplicemente quello di Presidente Esecutivo, ricoprendo un fondamentale ruolo di rappresentanza pur lasciando i poteri decisionali in mani altrui. I due ragazzini prodigio sono ormai maturi ed il loro tutor ha pertanto voluto dar loro la spinta definitiva verso l’autonomia.
Una foto su una automobile che guida da sola è l’immagine di commiato di questo storico passaggio del testimone. Per certi versi è altresì una foto estremamente simbolica: Schmidt che scende dall’auto, Page e Brin a bordo festanti. Ma è pur sempre un’auto che ormai ha imparato la strada e sa procedere da sé.