I commenti nella blogosfera sono già moltissimi, gran parte dei quali positivi. Chi si sarebbe mai aspettato che Benedetto XVI intervenisse con chiarezza sui social network tramite una comunicazione ufficiale?
Se infatti non manca quel tipico equilibrio che le istituzioni religiose sempre cercano nel commentare le novità sociali e le tecnologie, non c’è dubbio che il messaggio che il Papa leggerà in occasione della XLV Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali si distingue per come è nel pieno della traccia solcata dal pontefice precedente, Giovanni Paolo II.
Sembrano infatti ancora sue le parole che così dicono del Web:
“Questa rete è parte integrante della vita umana. II Web sta contribuendo allo sviluppo di nuove e più complesse forme di coscienza intellettuale e spirituale, di consapevolezza condivisa”.
Il futuro beato era, com’è noto, un comunicatore eccezionale, e sembra proprio che dalle parti di San Pietro non intendano perdere terreno. Tanto che l’esperto giornalista Mario Tedeschini non esita a consigliarlo:
“Mi piacerebbe che le parole di questo messaggio che fotografano il Web e le reti sociali si ascoltassero anche in ambito politico e giornalistico in Italia.”
Se poi si confrontano queste parole con le affermazioni, anche recenti, dei politici italiani, c’è veramente da sbalordire.