Mac App Store è stato lanciato soltanto il 6 gennaio, ma c’è già chi ne ha tratto una grande fortuna. Si tratta di Pixelmator, la prima applicazione a raggiungere il milione di dollari in guadagni dal negozio virtuale di Cupertino.
Sono passati soltanto 20 giorni dall’introduzione di Pixelmator nella lista delle applicazioni distribuite da Mac App Store: tanti ne sono bastati per trarne una piccola fortuna. Il software, una suite di grafica e fotoritocco simile al più blasonato Photoshop, è in vendita ad un prezzo di 29.90 dollari, di cui il 30% finisce nelle tasche di Apple. Questo significa che quasi 33.000 utenti hanno acquistato l’app nelle ultime due settimane, stabilendo un vero e proprio record di vendite.
Prima dell’arrivo del negozio di Apple, Pixelmator era stato messo in vendita a circa 59 dollari e, nonostante avesse ricevuto ottimi elogi dalla critica, non aveva potuto contare su introiti così elevati. Gli sviluppatori sono, di conseguenza, assolutamente entusiasmati dal successo ottenuto e uno di essi, Aidas Dailide, ha felicemente confermato la tendenza positiva:
“Con Mac App Store vi è stato un salto incredibile nelle vendite”.
Così come succede sull’ormai rodato App Store, che ha raggiunto negli scorsi giorni l’importante risultato di 10 miliardi di applicazioni scaricate, anche Mac App Store si conferma come un potentissimo veicolo per la distribuzione del software. I fattori che contribuiscono a questi risultati eclatanti sono sicuramente molteplici, tra cui vale la pena di citare una maggiore visibilità, potenzialmente aperta a tutti i Mac-User, e un canale promozionale più efficace rispetto al semplice passaparola sul Web.
Non resta che attendere di scoprire quale sarà il secondo classificato sul podio dei profitti più alti di Mac App Store. Tra questi, vi potrebbero essere Angry Birds, uno dei videogiochi più popolari di iOS sbarcato anche su OSX, e Call of Duty 4. Non sono stati rivelati i dati, invece, sulla gettonatissima suite iLife, anch’essa in vendita sul nuovo canale distributivo di Apple.