«Diamo all’Italia una strategia digitale». Un programma ed una esortazione, un invito ed uno slogan. In queste poche parole è riassunto tutta la carica che intende portare nel paese il documento sottoscritto da migliaia di cittadini in pochissime ore, un manifesto con il quale si chiede all’Italia di adottare una Agenda Digitale per fare in modo che i ritardi del passato possano trasformarsi in programmi per il futuro prossimo.
È questo un manifesto che, alla luce del momento in cui arriva, è anzitutto provocatorio poiché chiede alla politica di fare un passo nei confronti dell’innovazione. Ora, proprio ora che la politica si trova invischiata in problemi che poco hanno a che vedere con la costruzione di nuovi programmi per il paese, l’Agenda Digitale si propone come un pungolo ed un’occasione: un pungolo fastidioso per una politica che si trova tra i piedi un problema in più a cui deve una risposta; un’occasione d’oro per uscire dal pantano partendo da un’audience attenta che chiede soltanto attenzione.
Questo il documento diramato, per il quale si chiede un appoggio formale per fare in modo che gli organi politici del paese capiscano l’urgenza del problema e pongano l’Agenda Digitale al centro delle proprie programmazioni:
L’Italia riparta da Internet e dalla tecnologia
Per i giovani che si costruiscono una prospettiva, per le piccole imprese che devono competere nel mondo, per i cittadini che cercano una migliore qualità della vita, l’opportunità offerta dalla tecnologia è irrinunciabile.
Il XIX secolo è stato caratterizzato dalle macchine a vapore, il XX secolo dall’elettricità. Il XXI secolo è il secolo digitale.La politica ha posto la strategia digitale al centro del dibattito in tutte le principali economie del mondo. Ma non in Italia.
Eppure in Italia metà della popolazione usa Internet. La tecnologia è parte integrante della vita quotidiana di milioni di cittadini. Studenti, lavoratori, professionisti e imprenditori si confrontano costantemente con i rischi e le opportunità determinate dall’innovazione tecnologica.
Siamo convinti che affrontare con incisività questo ritardo, eliminare i digital divide, sviluppare la cultura digitale con l’obiettivo di conquistare la leadership nello sviluppo ed applicazione delle potenzialità di Internet e delle tecnologie, costituisca la principale opportunità di sviluppo, con benefici economici e sociali per l’intero Paese.Ci rivolgiamo a tutte le forze politiche, nessuna esclusa, sollecitando il loro impegno a porre concretamente questo tema al centro del dibattito politico nazionale.
Chiediamo, entro 100 giorni, la redazione di proposte organiche per un’Agenda Digitale per l’Italia coinvolgendo le rappresentanze economiche e sociali, i consumatori, le università e coloro che, in questo Paese, operano in prima linea su questo tema.Richiamiamo l’attenzione di tutte le forze politiche, gli imprenditori, i lavoratori, i ricercatori, i cittadini, perchè non vedano in queste parole la missione di una sola parte, ma di tutto il Paese.
Questo il sito ufficiale, questa la pagina Facebook del progetto. Microsoft e Google, blogger e giornalisti, tecnici e ricercatori: la lista dei sottoscrittori è immediatamente composita, il fronte è comune. E il messaggio è forte.