5 anni. Son passati cinque anni dal giorno in cui il progetto The Facebook ha preso il via. Sulle origini, come sempre, c’è non poca confusione e sono stati in molti a rivendicare la paternità dell’idea. Uno solo, però, è oggi a capo del progetto e ne cura l’esuberante crescita: Mark Zuckerberg. Divenuto miliardario grazie alla propria creatura, oggi Zuckerberg può spegnere le prime cinque candeline con somma soddisfazione, sbandierando dati invidiabili che ben rispecchiano ciò che Facebook è divenuto in così poco tempo.
Quando Facebook vive la luce era un momento particolare per i social network: tutti ne osannavano le promesse, pochi ne conoscevano il significato, nessuno ne sperimentava realmente l’uso. Il valore aggiunto dei social network è stato raggiunto nel momento in cui la massa critica è stata superata e l’orda delle partecipazioni ha iniziato ad assumere ritmi di crescita esponenziali. Oggi Facebook ha spazzato la concorrenza e con i suoi 150 milioni di utenti attivi è il primo network al mondo. In Italia è fenomeno mediatico indiscusso, facendosi largo nel dibattito quotidiano ed imponendosi come nuovo vettore per trainare l’utenza alla realtà online.
Oggi, in occasione del quinto compleanno della propria creatura, Mark Zuckerberg ha dedicato un post all’evento: «è una felice occasione per Facebook, ma molto più significivo per il Facebook Team è il fatto che oltre 150 milioni di persone usino il network per connettersi con altre persone. Facebook è stato fondato nel 2004 per dare alla gente gli strumenti per capire il mondo attorno a sé. Siamo contenti che così tanta gente usi Facebook in questo modo». Zuckerberg ringrazia gli utenti spiegando con candida ammissione come Facebook, senza le connessioni create dagli utenti, non abbia troppo significato. Su queste connessioni, infatti, Facebook ha creato il proprio network e la propria importanza, aggiungendo sempre ulteriori strumenti e promettendo ora di voler continuare a far crescere il tutto.
5 anni fa il rapporto con la rete era del tutto differente. L’utenza media non affidava di buon grado le proprie vite ad uno spazio sul Web, ma secondo Zuckerberg il cambiamento culturale e la disponibilità di una piattaforma sicura ha fatto sì che l’odierno Facebook potesse essere possibile. Oggi ogni utente ha in media 120 “amici”, 3 miliardi di minuti vengono spesi ogni giorno sul network, 15 milioni di cambiamenti di status vengono registrati ogni 24 ore ed ogni singolo mese vengono caricate 850 milioni di nuove fotografie.
Quella che era una sorta di bacheca per studenti è oggi un immenso catalizzatore di battute e conoscenze, appuntamenti e “poke”, condivisioni e gruppi di interesse. Il 70% degli utenti è oggi residente fuori dagli USA e solo in minima parte è rappresentato da utenti dei college. Tutto è cambiato, ed in soli 5 anni Facebook ha messo insieme una crescita che ha rari precedenti nella storia della Rete.
Sebbene messo alla berlina per i problemi di privacy; sebbene giudicato pericoloso per la presenza di teorici molestatori; sebbene additato per le perdite di tempo sui posti di lavoro; sebbene troppo spesso tirato dentro a fatti di cronaca a cui il network è invece del tutto avulso. Nonostante tutto ciò Facebook cresce e diventa una macchietta digitale che anche l’Italia sta dimostrando di apprezzare non poco. Nonostante tutto ciò, e anche grazie a tutto ciò, Facebook è Facebook. Tanti auguri, quindi.