Una piccola novità potrebbe presto arrivare su iTunes Store, il negozio digitale di Cupertino. Secondo gli ultimi rumor trapelati in rete, Apple avrebbe iniziato delle fitte trattative con le major del settore per proporre contenuti audio di qualità maggiore.
In fase di produzione, le tracce master delle canzoni vengono registrate con una profondità di campionamento di 24 bit, per poi essere ridotte a 16 nella loro trasposizione su CD o per via digitale. Apple vorrebbe convincere le case discografiche a fornire il sistema a 24 anche per i download digitali di iTunes e, contestualmente, vorrebbe anche aumentare la qualità della codifica dei file AAC, ora attestatesi su un bitrate variabile dai 128 ai 320 Kbps.
Diversi interrogativi, tuttavia, si sollevano in merito a questa scelta. Non tutti i dispositivi elettronici, infatti, sarebbero in grado di riprodurre suoni a 24 bit e, non ultimo, servirebbero equipaggiamenti di altissima rifinitura per accorgersi effettivamente della differenza. I prodotti targati Mela, in effetti, sono già in grado di riprodurre questo formato. Ma, allo stesso tempo, non bastano le cuffie in dotazione con gli iPod, giusto per fare un esempio, per percepire l’alta fedeltà della nuova registrazione.
Le major dell’industria dell’intrattenimento, perciò, potrebbero essere riluttanti ad adottare un formato che, nei fatti, non sarebbe riproducibile da tutti i player in commercio. Un segnale positivo, tuttavia, arriva da Beats Audio, una venture di Dr. Dre in collaborazione con Universal Music Group, Geffen, Interscope e A&M per l’affermazione di un nuovo standard ad alta qualità. A quanto emerso, sulla spinta della collaborazione per la distribuzione di questa tecnologia sui nuovi device HP, molti discografici si starebbero orientando verso il formato a 24 bit, così come confermato dai rappresentanti dell’iniziativa:
Apple è stata fantastica. Stiamo lavorando con loro e con altri servizi di download digitale per passare ai 24 bit. Molti dei loro dispositivi stanno per essere aggiornati.
È in arrivo, di conseguenza, una nuova era per i musicofili più esigenti?