Leva di ferro 1955, il 24 febbraio e 56 anni dopo, Steve Jobs sta vivendo uno dei compleanni più strani tribolati della sua vita. Il più difficile, probabilmente. La salute lo costringe infatti fuori dalle scene per poi ributtarlo sul palcoscenico nei modi più imbarazzanti e meno desiderati. Crudele il destino, a volte.
Voleva probabilmente esserci, ieri, quando parte dell’azionariato Apple ha chiesto dettagli precisi sulla sua successione. Avrebbe voluto esserci per guardare tutti negli occhi e chiedere rispetto, perché anche quando si parla di denaro ed azioni è lui l’elemento chiave del discorso. Avrebbe voluto esserci per parlare a quel manipolo di contestatori che pretendeva informazioni pur avendo in mano un pugno di azioni. Avrebbe voluto esserci, ma non c’era. Nel suo ruolo c’era invece Tim Cook. E la richiesta di chiarimenti al management è stata respinta.
Vorrebbe probabilmente esserci, tra pochi giorni, quando Apple toglierà i veli al MacBook Pro, dovrà illustrare l’iPad 2 e dovrà eventualmente spiegare la natura dei possibili ritardi dell’iPhone 5. Vorrebbe esserci per salire sul palco e magari stupire con una di quelle “one more thing” che gli son sempre riuscite bene. Ma non ci sarà. Ha chiesto una pausa ed è ora lontano dalle scene per cercare ancora una volta di sfuggire ai problemi che lo costringono tra i medici ormai da anni.
Non avrebbe invece voluto essere disturbato nella sua vita privata: lo ha chiesto esplicitamente, lo ha preteso per sé e per la propria famiglia. Invece i filmati che lo ritraggono smagrito ed indebolito fanno il giro del Web partendo da siti ben poco discreti ed arrivando sui media che hanno deciso di rilanciare il tutto senza filtro. Il look non cambia, ma una mente geniale in un corpo tanto colpito dalla malattia e dalle cure è un connubio difficile da accettare. Steve non avrebbe voluto essere disturbato nella propria privacy ed invece sì, quelle immagini sono sul Web e non vi si può sottrarre quando cerca nella quotidianità semplicemente un po’ di vita normale, dietro le quinte, alla luce del sole.
Sarà un compleanno strano quello di Steve Jobs. In questi giorni in tutto il mondo si scrivono coccodrilli e si tien d’occhio il titolo Apple, si scruta di nascosto il CEO nelle sue uscite fuori porta e si cercano per vie traverse gli ultimi rumor sui prossimi prodotti. Anche le foto per la cena con Barack Obama ed il gotha dell’innovazione USA sono state anzitutto l’occasione per carpire dettagli sulla sua salute: a metà tra la lecita apprensione e qualcosa di meno nobile, i suoi profili nascosti ed il suo braccio stanco durante il brindisi sono la sua ultima comparsa pubblica ufficiale. Ma lui, per una volta, non ha il controllo sugli eventi e si limita a confermare le proprie attività quotidiane dalla propria abitazione. Quale sia il suo reale ruolo a Cupertino in questo frangente non è dato sapersi.
Sarà un compleanno strano. Ma sarà un compleanno in famiglia, e lì non entrerà alcuna telecamera indiscreta. Per cui, nonostante tutto, buon compleanno, Steve.