Il primo iPad 2 è stato venduto negli Stati Uniti venerdì scorso e arriverà in Italia fra poco più di dieci giorni. Le prime vendite sono state già un successo: file agli Apple Store (vedi le nostre foto di quello della Fifth Avenue a New York) e scorte esaurite già la mattina successiva. Sabato abbiamo pubblicato un video in cui mostravamo l’apertura della scatola del modello WiFi da 32 GB che abbiamo acquistato per le nostre prove. Qui di seguito le prime impressioni dopo averlo provato per due giorni, più tardi pubblicheremo invece una prova video (aggiornamento: la prova video è stata pubblicata).
Che piaccia o no, l’iPad prima versione ha creato dal nulla un nuovo mercato per l’informatica personale e ne ha subito conquistato il 90 per cento. Tra annunci mai concretizzati e tentativi più o meno riusciti, i primi veri concorrenti del tablet di Apple stanno arrivando solo ora, dopo quasi un anno. L’iPad 2 si fa forte del successo del primo modello, aggiungendo una manciata di nuove caratteristiche (video/fotocamere in primis) e migliorandone altre (potenza e dimensioni). Il passaggio da iPad 1 a iPad 2 non è un passo in avanti netto come fu quello dall’iPhone di prima generazione all’iPhone 3G, ma è probabile che basterà ad Apple per mantenere la supremazia nel segmento dei tablet.
Più veloce, sottile e leggero?
Più sottile, più veloce, più leggero; Facetime e smart cover. Queste le parole d’ordine con cui Steve Jobs ha presentato il prodotto e, delle cinque, la maggiore velocità è sicuramente la caratteristica che si sente di più. iPad 2, rispetto al predecessore, è di un altro passo. L’uso di un processore a doppio core, l’aumento di memoria (da 256 a 512 MB) e altre modifiche hardware lo rendono molto più reattivo. Poiché mancano applicazioni espressamente progettate per i due core dell’iPad 2, al momento è difficile registrare prestazioni strabilianti. Si nota però subito, e valga come prova, come le applicazioni sono più fluide, le pagine Web si visualizzano prima (anche grazie ad un aggiornamento di performance del browser Safari), la riattivazione di un’applicazione dal multitasking è molto più veloce e stabile, l’accensione del dispositivo impiega meno tempo. Chi lamentasse, soprattutto dopo l’aggiornamento ad iOS 4.3, un calo di prestazioni del proprio dispositivo, sappia che su iPad 2 tutto questo è un ricordo. Qui sotto i risultati dei test di prestazioni.
Più leggero. L’iPad 2 (versione WiFi) è 79 grammi più leggero dell’iPad 1. Apple non ha migliorato di molto quello che è uno dei principali limiti di tutti i sistemi di questo tipo. Senza un punto d’appoggio, ad esempio la gamba quando si è seduti o il torace quando si è a letto, si fa fatica a tenere in mano sia un dispositivo da 680 grammi (iPad 1), sia uno di appena più di 600 (iPad 2). La differenza di peso rispetto al vecchio modello è comunque sensibile quando si tiene in mano il tablet, e il confronto con i concorrenti più blasonati (il Motorola Xoom pesa 730 grammi) pende dalla parte di Apple. Ma sia giocare, sia leggere, per non parlare di scrivere, per più di una decina di minuti tenendolo solo in mano è faticoso anche sull’iPad 2. È un prezzo che però si deve pagare: il peso finisce tutto nelle prestazioni eccezionali della batteria (si veda più avanti).
Più sottile. E anche meno largo (di appena mezzo centimetro) e un po’ meno alto (di 16 mm). Il nuovo iPad raccoglie le forme curve che Apple ha sperimentato con l’iPhone 3G, con l’iPod Touch e con i computer. La sensazione è di trovarsi tra le mani un dispositivo di maneggevolezza straordinaria e di grande solidità , con l’illusione che la forma condizioni anche la percezione di maggiore leggerezza che si ha tenendolo in mano. Abbassare l’altezza dei lati di un terzo ha reso il dispositivo anche molto più compatto: facendo un po’ di pressione sulla custodia di alluminio, come quando si gioca, non si sentono scricchiolii come sull’iPad 1 e tambureggiando un po’ con le dita sull’alluminio non viene fuori suono di spazi vuoti.
Foto, videocamera e Facetime
Videocamera. Se pensate di usare l’iPad 2 come una macchina fotografica, lasciate perdere. Sia perché non si usa tablet per fare foto, sia soprattutto perché la qualità degli scatti è mediocre, come mediocre è quella dei video che vengono girati. La risoluzione delle foto scattate dalla fotocamera posteriore è di appena 960×720 (vale a dire 0,69 Megapixel), mentre quella delle foto scattate dalla fotocamera anteriore è di 640×480 (0,3 Megapixel). Anche il sensore e la qualità dell’ottica sembrano essere di bassa fattura: negli esterni con luce naturale la foto scattata è insufficiente, pessima invece negli interni con luce artificiale o di notte. La nostra Nikon Coolpix 3100 vecchia di 8 anni scatta sicuramente foto migliori.
Facetime e Photo Booth. La videocamera è invece ideale per Facetime, la tecnologia di videochiamate su WiFi disponibile per iPhone, iPod Touch e Mac OS X. Per dire: la risoluzione delle immagini è migliore di quella che si ottiene per le videochiamate di Skype su iPhone 4. Facetime funziona in modo pressoché identico all’applicazione per Mac OS X: da un box laterale è possibile scegliere tra i contatti salvati sull’iPad quello con cui i vuole avviare una videochiamata e “toccare” il suo indirizzo di posta elettronica. Facetime ha anche gli stessi problemi presenti negli altri dispositivi: non è possibile sapere se un utente ha o no un dispositivo Facetime e se è disponibile al momento della chiamata. Su Photo Booth, il programmino con cui applicare nove effetti di distorsione alle foto da scattare con la fotocamera, non c’è granché da dire (vedi foto sotto): i bambini saranno felici di giocare a modificare i volti dei genitori.
Batteria
Apple dichiara per iPad 2, nonostante la potenza raddoppiata delle componenti hardware, prestazioni eccezionali: 10 ore e più di autonomia e più di un mese di standby. E noi crediamo fino in fondo a ciò che dice l’azienda senza aver perso tempo in test di misurazioni al secondo. Sia perché lo schermo, che è di solito l’elemento colpevole dei consumi più alti, è rimasto lo stesso, sia perché abbiamo usato per diverse ore il dispositivo (vedendo film, giocando, navigando) senza riscontrare scostamenti particolari dei consumi rispetto a quelli dell’iPad 1. È però probabile che in futuro, con l’uscita di applicazioni che faranno uso intensivo dell’intera potenza dei processori, l’iPad 2 dovrà cedere qualche minuto di autonomia.
Accessori
Smart Cover. Abbiamo provato anche quella che Apple chiama Smart Cover, la fodera protettiva “ufficiale” per l’iPad disponibile in 10 colori e in due materiali: poliuretano (39 dollari) o pelle all’anilina (69 dollari). Una cosa va chiarita subito: non pulisce lo schermo (come Jobs ha detto durante la presentazione). Anzi, a dire il vero, gli “interni in microfibra” che avrebbero dovuto farlo a volte creano delle righe verticali opache che vanno rimosse con un panno tradizionale. Non è neanche molto pratica: i magneti sono solo sulla parte anteriore dell’iPad e quando la si rimuove per navigare o leggere la si può ribaltare (come se fosse un foglio) ma non fissare sulla parte posteriore: o la si sgancia dal dispositivo, o la si blocca con le mani o la si lascia libera di svolazzare. Ha però alcuni vantaggi: è bella da vedere, piuttosto leggera (137 grammi contro i 170 della custodia per iPad 1), si allinea quasi magicamente al dispositivo con un sistema di magneti associato a dei gommini protettivi, e – ed è la cosa che ci piace di più – può essere usata per mantenere il dispositivo leggermente sollevato quando si scrive o in verticale quando si guarda un video. Quando copre del tutto lo schermo mette in pausa il dispositivo che si riattiva non appena la custodia viene rimossa. La cosa che ci piace di meno, e non è problema da poco, è che non protegge la zona posteriore che, con un dispositivo come questo che non sta sempre in tasca come un cellulare, poterà quasi subito a rigare o usurare l’alluminio del tablet.
Connettore AV digitale. Chi ha una televisione ad alta definizione con connettore HDMI dovrebbe prendere in seria considerazione l’acquisto di questo accessorio (in USA costa 39 dollari). Consente di collegare l’iPad 2 ad una televisione (o ad un videoproiettore, ad una lavagna elettronica ecc.) e di trasmettere sullo schermo la stessa identica immagine che si vede sul tablet. La connessione HDMI è veloce e si può giocare su iPad e seguire il gioco sulla Tv (pensiamo ai tanti giochi di corse di automobili), vedere un film, inviare foto, riprodurre presentazioni e così via. Una seconda uscita dell’accessorio consente anche di mantenere in carica l’iPad (ma diventa quasi obbligatorio comprare una prolunga USB). Unico difetto: il connettore per il cavo è posizionato sulla parte ricurva del case dell’iPad, cosa che rende meno stabile la connessione e consente al cavo di staccarsi con troppa facilità.
Versioni
WiFi o 3G? 16, 32 o 64GB? L’iPad 1 lo abbiamo comprato in versione 3G, l’iPad 2 lo abbiamo invece preferito solo WiFi, e non è solo una questione di prezzo (almeno 100 euro di meno, esclusa la connessione dati) o di peso (la versione 3G pesa 12 grammi in più), ma anche perché con il nuovo iOS 4.3 è diventato facilissimo utilizzare un iPhone 4 come hotspot per condividere la sua connessione UMTS/HDSPA via WiFi. Si attiva la funzione Hotspost personale su iPhone 4 e si collega l’iPad ad Internet attraverso la rete che il telefono crea. Facile ed efficace, ma non disponibile per iPhone 3G o 3GS* (i telefoni Android lo fanno però da tempo). Il taglio di GB? 32 pensiamo sia il minimo per il tablet progettato per conservare una grande varietà di contenuti digitali: musica, video, libri e, naturalmente, applicazioni. 16 è troppo poco, 64 è forse eccessivo.
*Su iPhone 3GS sembra invece che funzioni, nonostante Apple abbia annunciato la funzione solo per iPhone 4.
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