Una nuova tegola si abbatte su Telecom Italia, con l’iscrizione nel registro degli indagati di Riccardo Ruggiero, ex AD di Telecom Italia e di Luca Luciani che fu responsabile Telecom in Brasile e che molti già indicavano come futuro nuovo direttore generale del Gruppo. L’accusa è quella di aver creato e messo in circolazione migliaia di SIM false nel periodo 2005-2007 con lo scopo di gonfiare i dati aziendali. Queste SIM fantasma intestate ad ignari utenti o addirittura a persone defunte, sembra che venissero mantenute attive tramite piccole ricariche.
L’inchiesta è nata grazie al rapporto “Deloitte“, voluto da Franco Bernabè, attuale AD Telecom Italia, per far luce sulla dubbia passata gestione de gruppo. L’inchiesta sottolinea la volontà dell’allora Telecom nell’utilizzare questa procedura illegale per mantenere la leadership nel mercato della telefonia. Le 2.456.378 SIM false accertate sino ad oggi, avrebbero infatti permesso a TIM di risultare sempre come il principale operatore mobile italiano.
Nel rapporto fornito da “Deloitte” sono emerse le chiare responsabilità dei due ed in particolare di Riccardo Ruggiero. Sarebbe stato proprio l’ex AD Telecom Italia a voler condurre una politica aziendale molto spinta che puntasse più sui numeri che sulla qualità.
La creazione di SIM false era dunque una prassi comune per Telecom e corrispondeva ad una strategia aziendale ben precisa.
Proprio per questo nei confronti di Riccardo Ruggiero e di Luca Luciani i magistrati hanno contestato le ipotresi di reato di false comunicazioni, ostacolo all’autorità di vigilanza e di truffa aggravata ai danni dello Stato.