Facebook ha deciso di controbattere alla forte ascesa di Quora nel settore “a domanda rispondo” implementando il tool Questions. La versione è al momento solo in inglese, ma una volta rodata, arriverà anche in Italia con il nome di Facebook Domande.
La ragione di questo sviluppo è ben spiegata da Adrian Graham, il project manager:
“Ci sono molti posti su internet per fare domande a persone che non conosci, ma ci sono pochissimi posti nei quali puoi andare per ottenere le risposte dai tuoi amici. Abbiamo pensato che questo è l’elemento dove concentrarci.”
Per scoprire qualcosa di più del nuovo sistema e restare aggiornati, si può visitare la pagina di Domande di Facebook, nella quale si illustrano i tre principi che lo governano: imparare dagli amici; porre domande nell’universo Facebook; rispondere alle domande e condividere con gli amici.
Quando si pone una domanda, Facebook ha previsto la possibilità di restringere il campo delle risposte oppure di allargare a tutti la possibilità di rispondere. Le risposte sono commentabili e compaiono sui feed delle notizie secondo il nostro settaggio. Ma tra gli amici, l’eventuale risposta è pubblicata sulla bacheca, quindi è passibile di una grande diffusione.
Quando invece si risponde, un menù a tendina permette di vedere la risposta insieme anche alla sua popolarità: i partecipanti sono visibili anche con la foto del loro profilo. In questo modo è possibile utilizzare Domande anche come strumento di indagine, un sondaggio, nel quale contare e individuare coloro che preferiscono una opzione al posto di un’altra.