La vicenda che vede coinvolte da un lato Kodak e dall’altro Apple e RIM in merito ad una presunta violazione di brevetti da parte delle ultime due potrebbe presto prendere una piega inaspettata. Nonostante una prima sentenza dell’International Trade Commission, che nel mese di gennaio ha momentaneamente assolto i due colossi da ogni colpa, Kodak si è detta fiduciosa di poter vincere la causa e di poter così ottenere un ricavo economico pari a circa 1 miliardo di dollari.
A fornire importanti spiragli al gruppo è infatti la volontà dell’intera commissione di valutare con calma la decisione presa dal giudice Paul Luckern. Una nuova sentenza è attesa per il prossimo 23 maggio ed il gruppo che ha fatto la storia del mondo della fotografia è convinto di poter ottenere nuovamente giustizia, dopo esser riuscito a rivendicare i propri diritti intellettuali sulle tecnologie utilizzate da Samsung ed LG nelle rispettive fotocamere digitali.
La materia del contendere è un brevetto depositato da Kodak relativo all’elaborazione delle fotografie scattate, in grado di fornire un’anteprima a bassa risoluzione di ogni singola immagine richiedendo bassi consumi energetici e processi di calcolo non troppo ingombranti per le CPU. Tale tecnologia è ormai presente in ogni fotocamera compatta sul mercato e, a quanto pare, risulta essere proprietà di Kodak: oltre ad Apple e RIM, sono già diversi i gruppi trascinati in tribunale dalla società statunitense, con risultati in alcuni casi di una certa importanza, tra cui anche Motorola, Nokia e Sony Ericsson.
Un’eventuale valutazione favorevole da parte della commissione permetterebbe a Kodak di ottenere nuovamente giustizia nei confronti di due gruppi che si troverebbero dunque in una posizione piuttosto scomoda. Antonio Perez, CEO della società, ha fissato ad un miliardo di dollari la cifra da raggiungere in caso di risarcimento, sulla scia dei 964 milioni ottenuti grazie alla sentenza che ha condannato LG e Samsung. L’ITC è inoltre in grado di bloccare le importazioni di prodotti realizzati in violazione di brevetti e tecnologie registrate, motivo per cui i dispositivi Apple e RIM potrebbero vedersi sbarrare la strada verso gli Stati Uniti.
Non è questa però la prima volta che Kodak riesce a dimostrare l’utilizzo di sistemi brevettati da parte di altri gruppi: solo nel 2010 è riuscita infatti ad ottenere 838 milioni di dollari sotto forma di risarcimenti da parte di società concorrenti, pari al 12% del fatturato annuale del gruppo. Al momento né RIM, né Apple hanno voluto rilasciare commenti sulla vicenda, mentre un portavoce Kodak ha manifestato tutto l’entusiasmo del colosso della fotografia, che attende ora nuovi sviluppi da parte dell’ITC.