La primavera è ormai giunta ed in casa Canonical ciò vuol dire soltanto una cosa: la data prevista per l’arrivo di Ubuntu 11.04 è sempre più vicina. L’edizione primaverile della distribuzione GNU/Linux di origini sudafricana è prossima al rilascio finale, ma nel frattempo gli sviluppatori hanno concesso agli utenti un assaggio di quanto arriverà nelle prossime settimane grazie alla pubblicazione della prima Beta del sistema operativo open source.
Nome in codice Natty Narwhal (Narvalo Elegante, che aggiunge un nuovo animale alla collezione di quelli già associati alle precedenti edizioni) si presenta sin da subito con un’importante novità: l’interfaccia grafica predefinita, infatti, non è più il classico GNOME, che ha accompagnato gli utenti sin dagli albori della distribuzione, bensì Unity, un progetto nato proprio in seno a Canonical per la versione netbook del sistema operativo ed ora approdato anche sulla “sorella maggiore”. GNOME resta tuttavia disponibile per l’installazione tramite la repository ufficiale, con appositi pacchetti che permettono di aggirare il processo di compilazione dei sorgenti.
Il comparto software ha poi ricevuto la solita rinfrescata con l’ingresso sulla scena di numerose versioni aggiornate dei pacchetti disponibili nella repository. Alcune applicazioni rivestono inoltre un nuovo ruolo all’interno della distribuzione, risultando installate di default al posto di altre: LibreOffice, ad esempio, rappresenta la suite per l’ufficio predefinita di Ubuntu 11.04, sostituendo OpenOffice.org, il cui futuro è nelle mani di Oracle e non più appieno della comunità open source. Il riproduttore multimediale Banshee, invece, è ora integrato con il menù per la gestione dell’audio.
Alzando il cofano di Natty Narwhal è possibile scoprire un motore tirato a lucido grazie ad una serie di interventi strutturali ed aggiornamenti mirati a migliorare le prestazioni e l’affidabilità dell’intero sistema operativo. Il Kernel Linux fa la sua comparsa in versione 2.6.38, rappresentando dunque un sensibile passo in avanti rispetto alla 2.6.35 presente in Ubuntu 10.04. Il compilatore GCC è in versione 4.5 mentre Upstart, lo strumento di avvio del sistema operativo mirato a velocizzare il caricamento della distribuzione in memoria, si presenta aggiornato alla 0.9.
Sempre presente l’integrazione con Ubuntu One, la proposta cloud di Canonical per la distribuzione sudafricana: in questa versione le principali novità sono la possibilità di gestire la sincronizzazione selezionando solo gli elementi di proprio interesse e una maggiore velocità durante la trasmissione dei dati ai server remoti. L’Ubuntu Software Center, il centro gravitazionale delle applicazioni disponibili in Ubuntu, permette adesso di votare e giudicare ogni software installato all’interno della propria Linuxbox, sull’esempio di numerosi store di applicazioni.
La roadmap tracciata dagli sviluppatori prevede ora l’arrivo di una seconda edizione Beta, attesa per la metà del mese di aprile. Entro un paio di settimane dovrebbe poi essere disponibile la versione finale: i piani attuali prevedono il rilascio per il 28 aprile e per il momento tutto lascia supporre che non vi siano imprevisti lungo la via che porterà Natty Narwhal sui desktop di migliaia di utenti nel mondo. Nel frattempo è possibile testare la prima Beta scaricando l’immagine ISO della distribuzione più appropriata all’architettura del computer in uso.
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