Il 2010 è stato un anno da record per GameStop, grazie agli importanti numeri che sono stati registrati nella vendita di videogiochi nuovi e usati nei diversi punti collocati in tutto il mondo. Ai vertici della popolare catena però già si pensa a come espandere ulteriormente la propria offerta in futuro e nello specifico si inizia a nutrire l’ambizione di entrare a piene mani nel business dei tablet e nel digital delivery.
Di tali strategie future ne ha parlato Tony Bartel, Presidente di GameStop, durante una recente intervista a Gamasutra. GameStop si è accorta di quanto stia diventando importante il mercato dei tablet e del successo che, in primis con l’Apple iPad, questi dispositivi hanno ottenuto nel solo giro di un anno, e dunque vede in questo segmento una reale possibilità per offrire i videogiochi in prodotti che non siano necessariamente console. La compagnia sta valutando i tablet più appropriati, che possano garantire un’esperienza di un certo spessore sul fronte gaming, ma come ha spiegato Bartel «se i nostri partner non ci garantiscono un tablet perfetto per i videogiochi con un controller Bluetooth, allora dovremo crearne uno noi». Che possa essere dunque in arrivo, in futuro, un GameStop tablet?
Continua Bartel: «i consumatori stanno effettuando acquisti ibridi, su supporto fisico e in formato digitale, per questo stiamo diventando una compagnia ibrida». La maggior parte dei giochi per console sono oggi eccessivamente cari e non tutti sono disposti a spendere 65 euro circa per acquistarne uno, mentre con l’introduzione del digital delivery prima, e di smartphone e tablet dopo, gli utenti stanno avendo l’opportunità di acquistare ciò che desiderano a prezzi irrisori e senza alzarsi dalla poltrona di casa. Con piattaforme come XBLA, Steam e App Store è infatti possibile comprare un gioco a partire da un prezzo pari a soli 0,79 centesimi, e GameStop spera di trovare una via di mezzo e offrire qualcosa che possa attrarre l’utenza in tal senso.
Questo qualcosa potrebbe essere un servizio analogo a OnLive e Gaikai, ovvero volto a distribuire giochi in streaming non solo su console ma anche su altri dispositivi. Per farlo, l’azienda punterà sul servizio di streaming Spawn Labs che ha recentemente acquisito – e a tal proposito ha già mostrato agli azionisti titoli in streaming come LittleBigPlanet e Halo: Reach – e si è già accordata con i vertici di Impulse per acquistare entro maggio anche questa piattaforma di distribuzione digitale, rivale assoluta di Steam.
GameStop si dimostra dunque sempre attenta ai cambiamenti del mercato e da un punto di vista puramente commerciale sembra che stia facendo le mosse giuste. L’ipotesi tablet, quindi, potrebbe non essere soltanto una forzatura.