Il sistema di suggerimento tag nelle foto non è ancora pienamente sviluppato in Facebook, perché si basa sul software di riconoscimento facciale che presto verrà introdotto nella gestione delle immagini. Tuttavia, già oggi possiamo impedire al sistema di suggerire tag ai nostri amici senza il nostro consenso. Vediamo come.
Circa due settimane fa è comparsa una nuova voce nella sezione “Elementi condivisi da altri” nel setting della privacy sul social network. Questa voce segue quella sulle foto e i post in cui siamo taggati, con le relative impostazioni, e aggiunge “Suggerisci agli amici le foto in cui ci sono io”.
Il sistema infatti prevede, di default, che quando Facebook riconosce il nostro volto in altre foto di nostri amici, quindi non pubblicate né taggate da noi, suggerisca agli amici di taggarci. Quindi, se in quella foto c’è qualcuno che ci assomiglia, Big F lo farà notare.
Naturalmente questo sistema deve ancora essere valutato, e nasce per velocizzare i tag in un archivio di immagini che sta diventando sempre più gigantesco, ma ci sono alcuni aspetti criticabili.
Ad esempio, i tag suggeriti possono essere indirizzati verso le foto sbagliate, perché non ci siamo noi oppure perché in quella foto non ci piacciamo. Pazienza, possiamo sempre levare il tag – dato che riceveremo una notifica. Ma con i profili personalizzati, che hackerano l’header delle foto della nostra pagina per farne un fotomontaggio, ogni volta che subiamo un tag vedremo rovinato il nostro lavoro, perché l’header riconosce e pubblica le foto più recenti in cui siamo taggati.
In ogni caso, suggeriamo di fare una visitina alla pagina della Privacy sul vostro account Facebook. Il percorso è questo: Privacy (Personalizza Impostazioni) Elementi condivisi dagli altri – Suggerisci agli amici le foto in cui ci sono io.
Cliccando su “modifica impostazioni” si aprirà una finestra (foto grande in alto) dove viene spiegata la funzionalità ed è possibile depennarla oppure confermarla. Nel primo caso, verremo taggati per esclusiva volontà dei nostri amici, senza alcun suggerimento da parte del sito; nel secondo, alla normale attività di riconoscimento dei nostri amici si aggiungerà l’aiuto del software.