A distanza di 48 ore dai primi problemi registrati sul PlayStation Network ed a Qriocity, Sony spiega per la prima volta il motivo dello stop forzato del servizio. A distanza di due giorni dal black-out, la conferma di quel che si sospettava: l’affossamento è avvenuto per causa esterna, anche se la fonte dell’offensiva è ancora da identificare.
Quello che invece Sony non dice è quel che gli utenti si attendevano più di ogni altra cosa: il PlayStation Network rimane infatti al momento ancora fuori dalla disponibilità dei giocatori, impossibilitati così al momento a sfruttare il ponte pasquale per sfidare gli amici online. Patrick Seybold, Sr. Director, Corporate Communications & Social Media del gruppo, si assume la responsabilità sul blog statunitense PlayStation di rinviare ulteriormente il ripristino del servizio spiegando che si intende offrire un’esperienza di intrattenimento di qualità e che per questo i tecnici stanno facendo tutto quanto possibile.
Seybold ringrazia per la pazienza, promette ulteriori aggiornamenti sull’andamento dei lavori di ripristino, ma non è ancora in grado di indicare una timeline precisa: ancora non si sa quando il PlayStation Network potrà tornare in attività. Per quanto riguarda le cause, invece, il post indica generalmente il fatto che «una intrusione esterna» sui server avrebbe interessato tanto il PSN quanto Qriocity: «Al fine di condurre ne necessarie investigazioni e per verificare la sicurezza delle operazioni sul nostro network, abbiamo spento i servizi PlayStation Network e Qriocity nella sera di mercoledì 20 aprile».
L’attacco non proviene dagli Anonymous (il gruppo che gridava vendetta dopo la causa Sony contro GeoHot): il gruppo stesso ha smentito ogni proprio interessamento nella vicenda, pur definendo “incompetente” il team Sony. Il tono delle spiegazioni offerte da Patcik Seybold, inoltre, sembra lasciar intendere come l’attacco non sia semplicemente un DDoS volto a far cadere il network, ma sia piuttosto mirato all’ottenimento di informazioni sensibili sulla community e che a tal fine Sony avrebbe spento i server per evitare danni ulteriori.
70 milioni di giocatori stanno guardando le proprie PlayStation 3 e PlayStation Portable per capire quando e se sarà possibile andare oltre l’errore di connessione “Si è verificato un errore. La sessione di PlayStation Network è stata interrotta (80710A06)” e tornare a giocare. Il tutto, peraltro, nel weekend in cui la Xbox Live prova il record del mondo per “Più grande gara online sui 100 metri”: la beffa oltre il danno, quindi, per una Pasqua che Sony ricorderà a lungo.
Update 1
Si sta discutendo del problema sul forum GamesNation.
Update 2 – 23 aprile ore 17.15
Nel pomeriggio il blog italiano Sony PlayStation si è limitato a rilanciare il comunicato USA, senza aggiungere dettagli ulteriori sull’attacco subito. Anche il blog statunitense non ha aggiunto dettagli e, nel frattempo, il PlayStation Network rimane fermo. «Al fine di svolgere un’indagine approfondita e per verificare il funzionamento regolare e sicuro dei nostri servizi in rete, abbiamo spento i servizi del PlayStation Network & Qriocity la sera di Mercoledì 20 Aprile»: a meno di novità non preannunciate nelle prossime ore, si va a questo punto verso il quarto giorno consecutivo di stop.
Update 3 – 24 aprile ore 13.30
Il PlayStation Network rimane fermo e Sony chiede pazienza: prima di riavviare i server è necessario rivedere le misure di sicurezza del sistema. Nessuna indicazione circa i tempi previsti per il ripristino delle attività.
Update 4 – 25 aprile ore 20.00
Sony non ha notizie: spiega di essere al lavoro, ma non è in grado di offrire previsioni. Il PlayStation Network, nel frattempo, continua a rimanere offline.