Qual è lo stato di salute della banda larga in Italia? Decisamente precario e anche la banda larga mobile, sino a oggi vista come un fiore all’occhiello del nostro Paese, non se la passa molto bene. A dare questa diagnosi ci pensa l’ultimo rapporto di Akamai che ha tentato di effettuare una fotografia sullo stato di internet nell’ultimo trimestre del 2010. Le rilevazioni sono state eseguite sfruttando oltre 84.000 server sparsi in 72 Paesi, concentrandosi sulla rilevazione della penetrazione della banda larga, sulla rete mobile e sugli attacchi informatici.
Dal rapporto emerge come le città più virtuose sul fronte banda larga siano quelle Asiatiche e in particolare Taegu, nella Corea del Sud, dove ogni connessione dispone mediamente di 18,4Mbit. Nella Top 100 delle città più “veloci” poche realtà europee e tra queste nessuna italiana. Per trovare un riferimento al nostro Paese dobbiamo scendere di molte altre posizioni…
Non va meglio neanche sul fronte della velocità media per nazione dove l’Italia è ben lontana dalla Top 10 con una velocità media per connessione di soli 3,4Mbit.
Ma anche la banda larga mobile nostrana non gode di buona salute e questo dato emerge un po’ a sorpresa visti i dati precedenti. Agli italiani la banda larga mobile sembra piacere molto, ma stando ai dati di Akamai la banda è sicuramente mobile ma poco larga.
Secondo le rilevazioni effettuate le velocità medie degli operatori mobili nostrani vanno da 0,84Mbit sino a 2,9Mbit.
Ma l’Italia questa volta può vantare anche un primato, purtroppo non positivo. Il nostro è il Paese da cui partono la maggior parte degli attacchi informatici da rete mobile, precisamente il 30% del totale.