“Giustizia è fatta”. Così ha commentato il presidente Barack Obama la notizia giunta alcune ore fa e commentata in diretta TV quando in Italia erano le cinque del mattino della morte di Osama Bin Laden, la mente dell’attacco alla Torri Gemelle l’11 settembre 2001.
Un blitz di soli 15 minuti in un complesso vicino a Islamabad ha concluso la prima epopea del 21° secolo, quella del rischio dello scontro di civiltà e della guerra contro Al Qaida, una cellula terroristica completamente diversa da tutte le altre. Un evento che ha trascinato gli americani lungo le strade per festeggiare, in una riedizione 2.0 dei famosi festeggiamenti per la fine della Seconda Guerra Mondiale.
La morte di Bin Laden a quasi dieci anni dalla strage di New York non è però soltanto un evento della storia, è anche l’elemento conclusivo di una parabola straordinariamente legata al Web e ai nuovi media.
Fu infatti l’attacco terroristico al World Trade Center a segnare una svolta fondamentale nella storia dell’informazione: in quell’occasione il mondo si accorse dell’importanza dei blog, che per primi riuscirono a catturare l’evento e a diffonderlo, bruciando i grandi network.
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Negli anni successivi, Bin Laden imparò a sfruttare i media, mandando video messaggi da luoghi nascosti, scoprendo anche l’utilità di un nuovo social network, nato quattro anni dopo l’attacco terroristico: YouTube. Negli stessi anni, nacque una realtà eccezionale come Al Jazeera, un media arabo internazionale rivelatosi molto importante per capire il punto di vista di un mondo che dovevamo imparare a conoscere.
Oggi, l’annuncio di Obama è ospitato sullo stesso sito, embeddato in migliaia di blog (compreso il nostro), ospitato nella pagina Facebook della Casa Bianca. La notizia della cattura e dell’uccisione dell’assassino di massa più odiato e temuto di questo secolo si sta diffondendo a incredibile velocità su Twitter.
Possiamo dunque dire che se l’11 settembre è la data di inizio di una nuova era, in cui la CNN, protagonista della Guerra del Golfo negli anni ’90, passò la staffetta ai blog, il 2 maggio 2011 decreta il passaggio di testimone ai social media. Il mondo della comunicazione globale che Bin Laden aveva terrorizzato dieci anni fa non è più quello che oggi festeggia la sua morte.
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