Il giudice della US International Trade Commission ha emesso il suo giudizio nei confronti del caso che vede Apple contro Kodak per la violazione di alcuni brevetti: le fotocamere digitali prodotte da Eastman Kodak Co. non violano i diritti del gruppo di Cupertino. Nessuno dei due brevetti motivo del contendere sono stati violati e un altro non è valido: questo quanto specificato da Robert Rogers, giudice di Washington incaricato di vagliare il caso.
Le conclusioni del giudice sono soggette a revisione da parte dei sei membri che compongono l’ITC, che detiene tra l’altro il potere di bloccare le importazioni dei prodotti che violano i brevetti negli Stati Uniti. Nessuna fotocamera digitale prodotta dalla Kodak si è appropriata indebitamente di tecnologie create da Apple: la denuncia mirava ad accusare il colosso del settore fotografico per alcuni prodotti nello specifico, ovvero la serie di fotocamere Kodak Z, Kodak serie M, serie C, e le Slice, così come alcune videocamere, inclusa il Playsport.
Apple aveva presentato il caso nell’aprile del 2010, circa tre mesi dopo l’accusa Kodak contro Apple e Research in Motion relativa all’infrazione di un brevetto relativo alle modalità di visualizzazione in anteprima delle immagini su dispositivi con iOS e BlackBerry. Quel caso non è ancora chiuso e Kodak vorrebbe che Apple e RIM pagassero le royalties sui brevetti, ed è piuttosto fiduciosa di poter vincere ed ottenere un ritorno economico pari a circa un miliardo di dollari. La nuova sentenza è attesa per il prossimo 23 maggio, ma intanto il produttore che ha fatto la storia della fotografia può tirare un sospiro di sollievo, in quanto la decisione appena emessa dal giudice della ITC non apporta all’azienda alcuna perdita economica. E il braccio di ferro può continuare.