Da almeno una settimana tutti gli uomini che hanno un profilo su Facebook si pongono, tormentati, una domanda: ma perché le donne, e soltanto loro, continuano a citare mirtillo, lampone, ananas e altri frutti nei loro status? Finalmente lo abbiamo scoperto.
La nuova moda tutta femminile su Facebook è la nuova edizione dell’iniziativa di sensibilizzazione sul cancro al seno, promossa da alcune ragazze sul social network. L’anno scorso il gioco era quello di indicare il colore del reggiseno. Per settimane, prima dell’ufficializzazione, erano diventati tutti matti per cercare di capire cosa significassero quei colori.
Per il 2011, la campagna è dedicata ai frutti, ma con una particolarità: ogni frutto corrisponde alla situazione sentimentale. Un linguaggio in codice, dunque, che dovrebbero conoscere soltanto le donne. Siccome non è bello rovinare il gioco, elencheremo i frutti, le diverse situazioni sentimentali, ma non ne sveleremo la corrispondenza, per rispettare un obiettivo che sta tutto nella email che in questi giorni gira tra il popolo femminile:
“Lasciammo gli uomini per giorni e giorni sul perché le ragazze scrivessero nomi di colori nel loro profilo. Quest’anno ha a che fare con il tuo stato in amore. Non rispondere a questo messaggio. Scrivi solo la parola che vale per voi nel vostro profilo. Il gioco del reggiseno è andato in televisione, cerchiamo di fare lo stesso con questo: inviate il messaggio a tutte le ragazze che conoscete e non dite nulla ai ragazzi!
Poveri ragazzi. Comunque, i frutti sono mirtillo, ananas, lampone, mela, ciliegia, banana, avocado, fragola, limone, uva. I diversi stati sentimentali a cui sono associati vanno da “Sono una donna sfuggente” fino a “voglio essere unica”, ma non manca il romantico “Mi piacerebbe sposare il mio partner” e il classico “relazione complicata” mutuato da Facebook stesso.
La campagna è dunque segreta e si sta diffondendo in queste settimane di campagne di prevenzione, che vede iniziative come la corsa organizzata per sabato nella Capitale.
La sua diffusione tramite email la rende diversa dal fenomeno dei cartoni animati al posto dei profili, che invece nacque da una pagina pubblica lo scorso novembre.
In ogni caso, potrebbe essere un bene non conoscere l’esatto significato dei frutti: a volte è meglio non sapere.