Linkedin fa immediatamente il botto in borsa. L’esordio della matricola al New York Stock Exchange (NYSE) era preventivato nell’orbita dei 42/45 dollari (già in aumento rispetto alle aspettative di 32/35 dollari della settimana antecedente), ma pochi minuti sul mercato sono bastati per far schizzare la domanda su ben altra quota, addirittura oltre i 90 dollari.
La situazione è andata nei minuti successivi placandosi: il valore delle azioni, la cui apertura è già stata a quota 83 dollari, è sceso sotto il valore iniziale per poi risalire la china fino ad un nuovo picco a quota 92.99 indica pressoché il raddoppio del valore iniziale. Sulla base di tale quotazione il valore di Linkedin nel suo insieme è pari a poco meno di 10 miliardi di dollari, ben oltre le stime che erano state formulate nei giorni passati.
Trattasi di un esordio di enorme importanza e che andrà comunque giudicato in divenire, al netto dei movimenti speculativi ed in base al reale andamento del social network sul mercato. Quella di LinkedIn, però, è una IPO fondamentale anche per altri gruppi che stanno guardando alla quotazione come alla prossima meta: tra questi ultimi figurano nomi quali Zynga e Facebook, con quest’ultimo nome soprattutto a calamitare le attenzioni degli investitori per l’impatto che potrebbe avere sulla borsa e sugli investimenti finanziari nel comparto.
Se la quotazione del titolo LNKD doveva essere un barometro per giudicare la fame di investimenti del settore finanziario, allora le risposte sono state eclatanti e positive. Il settore dovrà però dimostrare di non basarsi su assunti aleatori: il timore della bolla è sempre latente e sarà responsabilità dei bilanci confermare la crescita fenomenale avuta fin qui dai comparto.