Cina, ore 19: una forte esplosione negli stabilimenti Foxconn getta il panico attorno allo stabilimento di Chengdu. Le scene riprese in tv ritraggono un fuggi fuggi di persone, vigili del fuoco all’opera e via vai di ambulanze. Passano poche ore ed arriva un primo bilancio: 2 persone decedute e vari feriti.
L’azienda ha confermato l’incidente ed ha fatto sapere che l’esplosione è avvenuta negli stabilimenti presso cui è in produzione l’iPad 2 (edificio “A5”). Nessuna ipotesi circa le possibili cause, però: al momento non è possibile sapere cosa possa aver causato la forte deflagrazione, anche se il fattore umano sembra poter essere determinante. Poche ore più tardi le autorità giapponesi fanno sapere che le fiamme sono state domate e che la situazione è sotto controllo.
Due morti, una quindicina di feriti e tre dipendenti in situazione critica: il bilancio dell’incidente è fermo su questi numeri. La Foxconn ha immediatamente fatto sapere di essere in collaborazione con gli inquirenti per tentare di capire cosa possa essere successo e nel frattempo la produzione è stata sospesa.
L’azienda è da tempo nell’occhio del ciclone per le difficili condizioni di lavoro imposte ai dipendenti, molti dei quali hanno ceduto al suicidio nei mesi passati per motivazioni spesso correlate proprio al tempo passato negli stabilimenti dell’azienda. L’azienda riceve ora la solidarietà da Apple per la tragedia umana consumatasi con l’incidente e da Cupertino si promette massima collaborazione per ripristinare la situazione, trovare le cause del problema e riavviare quanto prima la produzione. In questa situazione, infatti, è chiaro come il tablet Apple possa subire pesanti ritardi nelle forniture frenando oltremodo le possibilità di distribuzione.