Il denaro non serve più: c’è Google Wallet. Anche la carta di credito non serve più: c’è Google Wallet. Non serve più nemmeno la carta fedeltà: c’è Google Wallet. E inoltre non serve alcuna applicazione per sfruttare un coupon: anche per questo c’è Google Wallet.
Il tentativo è estremamente coraggioso e la fretta è dettata dalla necessità di essere il primo (una posizione di vantaggio che spesso nel mondo dell’innovazione a tutti i costi paga in modo estremamente lauto). Le perline da infilare sono però molte e Google le ha messe in fila una ad una: l’hardware, il software, le partnership, il brand. Ora occorrerà spiegare la novità agli utenti e convincere i venditori a sfruttarne le opportunità. La sensazione è quella per cui servirà tempo e difficilmente la concorrenza lascerà campo libero a Google: la strada è segnata e saranno in molti a contendersi un mercato di tale potenzialità.
Per poter sfruttare Google Wallet occorre installare l’apposita applicazione ed avere a disposizione uno smartphone con tecnologia NFC (quale ad esempio il Nexus S).
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Il portafoglio Google può essere appoggiato ad una carta di credito Citi MasterCard e sarà accettato presso una vasta serie di partner immediatamente pronti a collaborare: Toys ‘R Us, Macy’s, Subway e molti altri accetteranno fin da subito o la modalità “Single Tap” o la modalità “Tap&Pay”.
«Questo è solo l’inizio»: Google crede molto nel progetto e spera che il proprio portafogli possa imporsi raggiungendo quanto prima una utenza di massa. Occorrerà però convincere gli utenti sul vantaggio di questo tipo di servizio, occorrerà conquistare la fiducia delle masse in termini di sicurezza ed occorrerà soprattutto rendere pervasivo il meccanismo di pagamento affinché la soglia critica possa essere raggiunta quanto prima.
Sarà una strada lunga, insomma: «Questo è solo l’inizio».