Lulzsec, l’hacker che ha rimarcato l’insicurezza dei server Sony dopo gli attacchi già subiti dal gruppo tra aprile e maggio, ha cambiato obiettivo spostando le proprie attenzioni su Nintendo. Anche in questo caso il colpo è riuscito, ma il bottino è stato magro. E per ora Nintendo ne esce pertanto a testa alta.
Nintendo ha immediatamente ammesso l’attacco e l’intrusione: ad essere colpito è stato un server dislocato negli Stati Uniti. Sebbene l’hacker sia riuscito ad accedere, però, non vi sarebbe stata alcuna fuga di dati: lo stesso Lulzsec ha spiegato come nessun dato personale relativo agli utenti sia stato violato. Non solo: Nintendo è altresì intervenuta con urgenza sul problema messo in risalto dall’attacco, risolvendo così immediatamente la vulnerabilità e dimostrando reattività su un problema sicuramente sensibile come quello della sicurezza.
“Love them!”: Lulzsec rende gli onori delle armi a Nintendo sottolineando la prontezza dell’intervento. Ma è questo un giudizio che suona come una sfida ulteriore per altri gruppi che, invece, non hanno reagito con medesima attenzione. Soltanto pochi giorni prima Sony era infatti caduta per l’ennesima volta sul medesimo problema, lasciando in chiaro i dati degli utenti e vedendo così sottoposto il gruppo ad ulteriore pressione.
Nintendo ha vinto la propria partita (il che è cosa importante, soprattutto a poche ore dall’inizio dell’E3), ma il “nemico” Lulzsec è ancora in circolazione: servirà da pungolo per coloro i quali, avendo portato online i propri servizi ed i dati dei propri utenti, ha il dovere di lavorare quotidianamente per alzare migliori barriere a difesa dei propri sistemi.