Si fa un gran parlare in questi mesi del tema della neutralità della rete e se Internet debba in qualche modo essere regolato da leggi precise. Su questo argomento si è discusso parecchio di recente anche nel corso del primo G8 di Internet voluto dal presidente della Francia Nicolas Sarkozy. Su questo tema spinosissimo ci sono due fronti ben precisi: il primo fronte, di cui fanno parte gli utenti di Internet e grandi big come Facebook e Google, si dice allarmato all’idea che il Web possa venire in qualche modo limitato da leggi nazionali mentre dall’altra parte troviamo molti provider e Governi che vorrebbero in qualche modo porre dei paletti al mondo di Internet per proteggere, dicono loro, la privacy e i copyright.
Su questo argomento, è tornato nelle ultime ore, Vittorio Colao, amministratore delegato di Vodafone che appoggiando la linea Sarkozy ha ribadito l’urgente necessità di porre delle precise regole alla grande rete.
Per Colao, il Web va riequilibrato perché da una parte ci sono gli operatori che devono sottostare alle ferree leggi degli Stati in cui operano, mentre dall’altra troviamo le internet company che possono agire senza alcuna restrizione e fare in poche parole quello che vogliono.
Per l’amministratore delegato di Vodafone, regolamentare il Web sarà molto difficile, tuttavia porre in essere alcune regole potrebbe consentire di colpire con più facilità chi usa Internet illecitamente come gli utenti che effettuano file sharing o bloccare i siti illegali che infrangono le leggi nazionali.
Inoltre, le internet company dovrebbero in qualche modo collaborare a finanziare lo sviluppo della grande rete, un concetto questo già sentito più volte in questi mesi.