Google Chrome continua imperterrito il suo successo sul mercato e con esso si impongono le sue funzioni e soprattutto le tecnologie su cui si basa il suo funzionamento. Un esempio di tale rapporto virtuoso è WebKit, il motore di rendering open source scelto da Google per il suo browser.
Creato da Apple e impiegato anche in Safari, WebKit ha visto crescere in questi anni la sua popolarità parallelamente all’affermazione sul mercato di Chrome, come confermato dalle statistiche elaborate da diverse società. Secondo gli ultimi dati diffusi da StatCounter, WebKit cresce costantemente, tanto che se questa tendenza verrà confermata, ben presto il motore di Chrome potrebbe insidiare i rivali attualmente più importanti, cioè Trident, il motore proprietario impiegato da Microsoft su Internet Explorer, e Gecko, il motore open source che Mozilla ha implementato in Firefox.
Appare chiaro che il successo o il declino di un motore sia legato indissolubilmente all’andamento del o dei browser che lo utilizzano. In questo senso vanno lette le statistiche più recenti, che mostrano come a guidare la classifica dei browser sia Internet Explorer con Trident, il quale detiene il 43,87% del mercato, seguito da Firefox con Gecko e il suo 29,29% e da Chrome e Safari, entrambi basati su WebKit che si dividono rispettivamente il 19,36% e il 4,09% del pubblico degli internauti.
Tra questi grandi nomi, però, l’unico a crescere è Chrome, mentre gli altri vedono calare le proprie quote in maniera più o meno decisa. Per questo motivo, secondo alcuni osservatori, in un futuro prossimo potrebbe essere proprio l’accoppiata Chrome-WebKit a dominare, superando inizialmente Firefox-Gecko per insidiare e sorpassare l’accoppiata di casa Microsoft attuale dominatrice del mercato.